Campi Flegrei, Curcio: “confermata l’allerta gialla”

Curcio sul livello di allerta ai Campi Flegrei: "la Commissione Grandi Rischi valuta periodicamente la situazione"
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“Al momento è stato confermato lo stato giallo. La Commissione valuta periodicamente i risultati scientifici e fino a che non ci daranno segnali diversi, la situazione resta questa“. Lo ha detto il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, in merito al grado di allerta nei Campi Flegrei per il fenomeno del bradisismo. “I livelli di allertamento dei vulcani, tra cui anche i Campi flegrei, sono frutto di un’analisi che viene fatta a valle di una Commissione Grandi Rischi che analizza tutte le informazioni scientifiche in possesso al momento“.

“Bradisismo in atto, nessuno può escludere scosse”

L’area è vulcanica, il bradisismo è in atto, ed è un dato di fatto, quindi nessuno è in grado di escludere scosse, come, quando, quanto“, ha detto ancora Fabrizio Curcio oggi a Bagnoli, nella sede della X Municipalità di Napoli, per fare un punto con i cittadini sul fenomeno del bradisismo nell’area flegrea. Curcio si è detto “contento” della grande partecipazione, evidenziando la necessità di “spiegare bene che ci troviamo di fronte a un fenomeno che è vulcanico e, con questo, ci sono i fenomeni bradisismici che si sono intensificati da settembre e ottobre dell’anno scorso in maniera particolare e più sentita. Si tratta di spiegare bene i due fenomeni, la pianificazione vulcanica, la pianificazione bradisismica che è stata fatta anche grazie al decreto legge emanato dal governo e le attività che si svolgono, che vanno dalla microzonazione sismica all’analisi di vulnerabilità speditiva del patrimonio privato e pubblico, dall’aumento del monitoraggio alle attività di comunicazione”.

Per Curcio, c’è necessità di “migliorare la comunicazione e anche la ricezione dei fenomeni. Spesso – evidenzia – si confonde il fenomeno vulcanico con quello bradisismico, le scosse rispetto all’eruzione, si usano termini spesso in maniera non particolarmente cauta o scientifica. Ci sono due fenomeni che sono collegati certamente, ma che sono uno stato di conoscenza differente, e, quindi, bisogna spiegare alle persone che vivono in un’area vulcanica. Bisogna prendere coscienza dell’area in cui si vive e aumentare la consapevolezza dei rischi dove si vive”.

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