“Oggi si è riunita la Commissione Grandi rischi, non ho letto il verbale che viene redatto al termine di ogni riunione. Non so dirlo con assoluta certezza, ma credo di poter dire che l’orientamento sia stato quello di confermare l’allerta gialla“. Lo dice, al termine del tavolo interministeriale sui Campi Flegrei, il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci. “La scossa di magnitudo 4.4 è l’elemento di novità, è la più forte degli ultimi 40 anni. La comunità scientifica dice che le scosse possono durare un mese, un anno, possono evolversi, possono estinguersi già domani senza alcun processo evolutivo. La comunità scientifica non è nelle condizioni, nonostante il fenomeno sia monitorato 24 ore su 24, di poter sufficientemente intercettare la evoluzione del fenomeno. Quindi, il governo dice che bisogna essere pronti a ogni evenienza“, ha detto Musumeci in conferenza stampa, dove è presente anche il prefetto di Napoli Michele Di Bari.
Per la messa in sicurezza di “tutte le strutture pubbliche e private” dell’area dei Campi Flegrei “certamente ci vorranno oltre 500 milioni di euro, secondo una stima complessiva. Nei prossimi giorni potremo essere più precisi”, ha continuato il Ministro. “Abbiamo deciso di intervenire intanto per mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche ricadenti nell’area a rischio bradisismo. Cominciamo dalle scuole di ogni ordine e grado: gli spazi dove vanno i nostri figli devono essere sicuri. Abbiamo concordato con la Regione e gli enti locali una serie di interventi e di iniziative per risolvere le criticità di maggiore rilevanza. Con Valditara stiamo varando un piano che coinvolga tutti gli edifici scolastici. Sono presenti una sessantina di scuole, vedremo quali necessiteranno di interventi e quali no”, ha aggiunto.
“In quell’area sono stati realizzati migliaia di edifici, ci vivono circa 80mila persone. È facile comprendere come una eccessiva antropizzazione, che andava impedita certamente nel passato, oggi crea problemi dal punto di vista del piano speditivo. È una condizione di fronte alla quale stiamo lavorando con la prefettura, i Comuni, la Regione Campania, per definire un piano di evacuazione che rimane nel cassetto, ma se dovesse rendersi necessario deve essere subito utilizzato e attuato“, ha detto ancora Musumeci.
“Questo governo si adopererà con un’apposita norma per vietare nuove costruzioni nella zona del bradisismo. Non è possibile pensare a un piano di evacuazione preventivo e al tempo stesso a un piano di sviluppo urbanistico. Chi vuole, riqualifichi, ristrutturi, consolidi quanto già esiste“, aggiunge il Ministro.
L’intenzione del governo, ha rimarcato, “è quella di impegnare risorse nella cosiddetta zona rossa: nell’area più pericolosa ci sono 1.250 case che sarebbero a elevato rischio sismico e 2.750 a medio rischio”. “Quanto il governo potrà stanziare, e con quali modalità per mitigare il rischio di chi ci abita, lo valuteremo soltanto quando si sarà completata l’operazione di ricognizione della vulnerabilità degli immobili. In base alla mole di lavoro da affrontare, si quantificheranno le risorse”, ha aggiunto Musumeci.
“Abbiamo la necessità di dire alle persone che chi ha scelto di vivere in quell’area sapeva di vivere su un’area complessa e difficile, che presenta alcuni rischi. Non abbiamo la netta percezione dell’entità del rischio e della sua evoluzione, ce ne ricordiamo solo quando la terra trema. Questo è un grande errore e un grande limite. Dobbiamo dare vita a una convivenza vigile. Sono luoghi meravigliosi – aggiunge il Ministro – ma se decidi di restare in quel luogo, ci devi aiutare a promuovere una convivenza che sia responsabile“. “L’appello è a non farsi prendere dal panico, a lavorare con grande responsabilità. Tutti abbiamo paura quando la terra trema sotto i piedi, ma, siccome non dovrebbe essere una novità per quelli che vivono lì, vediamo di trasformare questa paura in consapevolezza. Più il cittadino è informato maggiore è la capacità di autodifesa. Lo Stato farà tutto quanto è necessario fare per mitigare ogni possibile rischio“, ha detto ancora Musumeci.
Il governo studia poi l’ipotesi di sostenere chi vuole trasferirsi altrove, escludendo il ricorso al sisma-bonus. Tra le ipotesi allo studio c’è “anche quella di sostenere un cittadino che volesse delocalizzare, che dicesse ‘non vogliamo più stare qui’. Il governo deve sostenere questa scelta, accompagnarla o girarsi dall’altra parte? È un’ipotesi che non mi sembra da sottovalutare, ci stiamo ragionando, stasera abbiamo posto il tema al centro dell’agenda”.
Intanto domani ancora scuole chiuse a Pozzuoli: la riapertura è prevista venerdì 24 maggio, e in un istituto ritornerà per un giorno la didattica a distanza.
Palazzo Chigi: “costante monitoraggio, prevenzione a largo spettro”
Nel corso del vertice interministeriale convocato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per monitorare in tempo reale la situazione ai Campi Flegrei, “è stata effettuata una dettagliata ricognizione sullo stato dell’arte, distinguendo tra la situazione attuale e le necessarie opere di prevenzione e di messa in sicurezza“. È quanto rendono noto fonti di Palazzo Chigi al termine dell’incontro. La situazione attuale “è costantemente monitorata dando attuazione a quanto stabilito dal decreto legge n.140 del 2023″, che riguarda misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. “Quanto alla prevenzione, andrà definita a largo spettro con priorità sulla messa in sicurezza delle scuole e sulla garanzia di continuità dei servizi essenziali”, viene sottolineato.