Campi Flegrei, Osservatorio Vesuviano: “possibili terremoti di magnitudo superiore”

Campi Flegrei, a Napoli incontro con i cittadini sul bradisismo: gli ultimi dati su terremoti e sollevamento
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È possibile anche che si verifichino terremoti un po’ più grandi, di magnitudo leggermente maggiore. Ma stiamo parlando sempre di magnitudo medie, non alte. Le magnitudo medie sono abbastanza tipiche di questo territorio, molto simili a quelle osservate negli anni 1982-1984 relativi alla precedente crisi bradisismica”. È questo lo scenario prospettato da Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, intervenuto nell’aula consiliare della X Municipalità di Napoli prima dell’avvio di un incontro pubblico con i cittadini relativo al bradisismo nei Campi Flegrei.

Di Vito, parlando con i giornalisti, ha ricordato che la magnitudo massima registrata è stata di 4.2, “la più alta degli ultimi quarant’anni”, evidenziando come le recenti scosse di magnitudo 3.6 e 3.7, risalenti al 10 maggio, siano avvenute “a distanza di 20 secondi l’una dall’altra. Il fatto di sentire in modo prolungato la vibrazione ha sicuramente spaventato. Dobbiamo aspettarci altri terremoti simili, o anche di magnitudo leggermente maggiore”.

Il bollettino settimanale

Proprio oggi, intanto, è stato pubblicato il bollettino settimanale dei Campi Flegrei, da cui si evince che nella settimana 6-12 maggio sono stati localizzati 187 terremoti con magnitudo compresa tra 0 e 3.7. Per quanto riguarda il sollevamento, si registra un dato di 20 millimetri al mese, che risulta in crescita, perché “raddoppia rispetto a inizio anno, quando era di 10 millimetri – evidenzia Di Vito -. Questo vuol dire che il fenomeno, ma lo si vede anche dal numero di terremoto e della magnitudo, è in incremento“. Infatti, “da gennaio agli inizi di aprile 2024, il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10 millimetri al mese, mentre nell’ultimo mese il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20 millimetri”.

Manfredi: “fondamentale la collaborazione dei residenti”

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, insieme al prefetto Michele di Bari, ai vertici della Protezione Civile – con la presenza di Fabrizio Curcio – e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ai rappresentanti della Regione Campania, con la partecipazione, tra l’altro, del vicepresidente della giunta Fulvio Bonavitacola, ha incontrato i cittadini per informarli sulle misure previste in merito al fenomeno del bradisismo che interessa l’area flegrea e rispondere alle loro domande. Il momento di confronto si è tenuto questo pomeriggio a Bagnoli, nell’aula consiliare della X Municipalità.

All’iniziativa hanno preso parte per il Comune di Napoli anche il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto, l’assessore alla Protezione Civile Edoardo Cosenza, il Presidente del Consiglio comunale Enza Amato e rappresentanti del Consiglio comunale e della Municipalità.

Nel corso dell’incontro – si legge in una nota di Palazzo San Giacomo – è stato spiegato che la Protezione Civile sta effettuando la valutazione di vulnerabilità al termine della quale sarà definito cos’è prioritario nell’area rossa, quella in cui ci possono essere degli effetti del bradisismo, e poi verrà fatto un piano di intervento”.

In merito, il sindaco ha detto: “ci vuole anche collaborazione da parte dei cittadini, è molto importante fare accedere anche per i sopralluoghi in maniera tale che velocemente si possa concludere la prima fase”. Inoltre, ha ricordato come, nelle interlocuzioni col governo nazionale per realizzare il completamento delle vie di fuga, “che sono in attesa da 40 anni“, siano state già “individuate delle priorità. Progressivamente verranno attribuite le risorse che consentiranno di realizzare questi lavori”.

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