Un’espulsione di massa coronale (CME) doveva colpire la Terra nelle ultime ore del 5 maggio, e “sembra essere arrivata giusto in tempo. I dati sul vento solare suggeriscono un incontro ravvicinato intorno alle 1800 UT in buon accordo con le previsioni della NASA e della NOAA. La conseguente tempesta geomagnetica di classe G1 ha scatenato aurore alle medie latitudini in Europa,” riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, riportando la testimonianza del fotografo Petr Horálek: “Le aurore sono apparse a sorpresa qui nella Repubblica Ceca alla latitudine +50 N“, “erano visibili ad occhio nudo nonostante i cirri“.
Potrebbero essere in arrivo altre CME. La macchia solare iperattiva AR3663 ha dato vita ad una raffica di brillamenti classe X e M (immagine in alto) che probabilmente hanno scagliato nubi di plasma verso la Terra. “Ciascuno dei brillamenti ha creato un breve ma profondo blackout radio sulla Terra, causando la perdita di segnale a frequenze inferiori a 30 MHz. Questi sono eventi facilmente rilevabili da radioamatori, aviatori e marittimi che utilizzano le onde corte per comunicare,” spiega SpaceWeather.com.
Cos’è un brillamento solare
Un brillamento solare è un’esplosione improvvisa di energia sulla superficie del Sole, causata da complesse interazioni magnetiche. Queste interazioni provocano la liberazione repentina di enormi quantità di energia sotto forma di radiazione e particelle cariche. I brillamenti solari si verificano principalmente nelle regioni delle macchie solari, dove il campo magnetico è particolarmente intenso. Possono influenzare il meteo spaziale, creando tempeste solari che possono danneggiare satelliti, reti elettriche e sistemi di comunicazione sulla Terra.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’improvvisa emissione di plasma e campi magnetici dalla corona solare verso lo Spazio interplanetario. È causata da un rilascio rapido e violento di energia magnetica intrappolata. Questi eventi spesso seguono i brillamenti solari e possono influenzare notevolmente l’ambiente spaziale intorno alla Terra. Quando le particelle cariche associate alla CME raggiungono la Terra, possono generare forti tempeste geomagnetiche, disturbando le comunicazioni satellitari, danneggiando reti elettriche e causando aurora visibili anche ai bassi latitudini.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre causata dall’impatto delle particelle cariche provenienti dal Sole. Queste particelle, solitamente originate da brillamenti solari o espulsioni di massa coronale, interagiscono con il campo magnetico terrestre, deformandolo e generando fluttuazioni. Questo fenomeno può causare disturbi nelle reti elettriche, nelle telecomunicazioni e nei sistemi di navigazione. Inoltre, le tempeste geomagnetiche possono aumentare l’intensità delle aurore boreali e australi, rendendole visibili anche a latitudini più basse.
Cosa sono le aurore
Le aurore boreali sono spettacolari fenomeni luminosi osservabili soprattutto nelle regioni polari, causati dall’interazione tra particelle cariche provenienti dal Sole e l’atmosfera terrestre. Quando queste particelle, principalmente elettroni, collidevano con le molecole dell’atmosfera, soprattutto dell’ossigeno e dell’azoto, eccitano gli elettroni delle molecole, che poi rilasciano energia sotto forma di luce visibile. Le aurore boreali appaiono come fasci luminosi di colori, tipicamente verdi, rossi o viola, che si muovono nel cielo notturno. Questo spettacolo è più frequente vicino ai poli magnetici, come il Circolo Polare Artico e l’Antartide.