Da oggi, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche (IG) in Italia, si stabiliscono protezioni più rigide per preservare l’autenticità e la valorizzazione dei prodotti tipici. Il testo del regolamento è stato pubblicato il 23 aprile sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Una delle principali disposizioni riguarda la registrazione delle menzioni tradizionali e dei nomi che richiamano le Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e le Indicazioni Geografiche Protette (IGP) per il vino, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli. Questo implica che non sarà più possibile registrare menzioni identiche o simili a nomi già protetti, come nel caso del Prošek, vino croato che richiama il Prosecco italiano, o dell’aceto balsamico e cipriota.
Inoltre, il regolamento stabilisce l’obbligo di indicare il nome del produttore sull’etichetta delle DOP e IGP, garantendo così maggiore trasparenza ai consumatori. Questa normativa si estende anche alla protezione delle Indicazioni Geografiche online e semplifica il processo di registrazione delle IG, conferendo maggiori poteri ai produttori.
La riforma del sistema europeo delle IG, come evidenziato da Coldiretti durante il processo di approvazione, rafforza il ruolo italiano nell’Unione europea, contando 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, con un valore complessivo di oltre 20 miliardi di euro e un impiego per 890mila persone coinvolte nelle filiere. Coldiretti sottolinea inoltre che la protezione delle IG europee è fondamentale nella lotta contro la contraffazione alimentare made in Italy, che a livello globale ammonta a oltre 120 miliardi di euro.