Gli sforzi per rafforzare l’industria spaziale europea e promuovere l’uso responsabile dello Spazio hanno ricevuto oggi un impulso strategico. Due aziende europee svilupperanno servizi di trasporto merci da e verso le stazioni spaziali in orbita terrestre bassa. Dodici paesi hanno firmato la Zero Debris Charter per ridurre i detriti spaziali, mentre un’altra azienda europea costruirà la missione Vigil per aiutare a proteggere i satelliti in orbita e le reti elettriche sulla Terra dagli scoppio violenti del Sole.
Le aziende spaziali Exploration Company in Germania e Thales Alenia Space in Italia hanno vinto contratti per sviluppare servizi di ritorno merci per l’orbita terrestre bassa. I veicoli di servizio dovrebbero consegnare forniture alla Stazione Spaziale Internazionale entro il 2028 e potrebbero essere utilizzati per eventuali future stazioni spaziali, o potenzialmente modificati per inviare equipaggi nello Spazio.
I veicoli spaziali e le infrastrutture di Terra associate dovranno essere compatibili con l’evoluzione di un servizio di trasporto dell’equipaggio verso avamposti umani in orbita terrestre bassa e con l’evoluzione di un servizio di rientro cargo dal Gateway in orbita cislunare. Thales Alenia Space in Italia è primo contraente industriale. Thales Alenia Space in Francia sarà coinvolta nello sviluppo del veicolo spaziale mentre Altec, joint venture tra Thales Alenia Space Italia (63,75%) e Agenzia Spaziale Italiana (36,25%), sarà responsabile dello sviluppo del segmento di Terra e degli sviluppi dell’infrastruttura di supporto per il recupero a Terra. Nel corso di questa fase 1 della durata di due anni (giugno 2024-giugno 2026), Thales Alenia Space con la partecipazione di Altec svilupperà il servizio mediante il consolidamento del piano economico-finanziario e il coinvolgimento preliminare di investitori e potenziali clienti, e con un primo sviluppo del veicolo spaziale, con particolare attenzione ai requisiti, alle architetture, alla maturazione tecnologica e alle attività di eliminazione dei rischi. Durante la fase 1, il team industriale sarà ampliato con l’ingresso di nuove entità per massimizzare il coinvolgimento delle eccellenze esistenti all’interno dell’industria europea e per garantire la più efficace esecuzione del progetto.
La decisione arriva solo 6 mesi dopo che l’ESA ha lanciato una competizione per potenziare la commercializzazione dello Spazio presso un Consiglio ESA a livello ministeriale tenutosi a Siviglia nel 2023. Il risultato dimostra come l’ESA stia contribuendo a rafforzare, diversificare ed espandere l’industria spaziale europea, aumentando la competitività dell’Europa.
Inoltre, 12 nazioni hanno firmato la Zero Debris Charter – un’azione leader mondiale per diventare neutri rispetto ai detriti nello Spazio entro il 2030, annunciata anche durante il meeting di Siviglia. È la prima volta che i Paesi aderiscono a livello nazionale, potenziando l’Europa come leader nello Spazio pulito mentre dimostrano l’accettazione internazionale della carta. Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svezia e Regno Unito si sono impegnati ad aderire alla carta. nche la stessa Agenzia spaziale europea ha sottoscritto la Carta Zero Debris come Organizzazione Internazionale (Igo). Oltre 100 organizzazioni hanno promesso di aderire anche all’impegno della comunità spaziale nei prossimi mesi.
La sostenibilità dello Spazio sarà ulteriormente potenziata dalla nuova missione Vigil dell’ESA che proteggerà le infrastrutture vitali sulla Terra e nello Spazio fornendo avvisi precoci di tempeste solari in arrivo. Dopo il meeting di Siviglia, l’ESA ha firmato un contratto con Airbus UK per costruire il veicolo spaziale, che sarà lanciato nel 2031. Osservando il Sole dal suo punto di vista lontano dalla Terra, il veicolo spaziale individuerà qualsiasi attività solare potenzialmente pericolosa prima che possa essere vista dalla Terra, e trasmetterà queste informazioni alla Terra quasi in tempo reale. Dare un preavviso delle tempeste solari in arrivo dà più tempo per proteggere le reti elettriche terrestri vitali così come i veicoli spaziali in orbita, su cui dipendono tutte le società ed economie moderne.
Josef Aschbacher, Direttore Generale dell’ESA, ha dichiarato: “Oggi l’ESA ha ulteriormente dimostrato il suo leadership nello Spazio per l’Europa e i cittadini europei. La firma dei contratti per il servizio di ritorno merci in orbita terrestre bassa mostra come l’ESA si sia modernizzata per rispondere alle esigenze della prossima era dell’economia spaziale. La firma della Zero Debris Charter da parte di dieci nazioni europee dimostra che l’ESA è all’avanguardia mondiale nella creazione di norme concrete, utili e attrattive per la sostenibilità dello Spazio, che costituiranno la base per regolamenti e legislazioni europee o addirittura globali. Nel frattempo, la missione Vigil contribuirà ulteriormente alla sostenibilità dello Spazio“.