Festa della Mamma con fuochi d’artificio, oggi esplode nuova tempesta geomagnetica estrema

Le condizioni di tempesta si intensificheranno nuovamente all'arrivo della prossima espulsione di massa coronale
MeteoWeb

Dopo i “fuochi d’artificio” con spettacolari aurore in tutto il mondo, prosegue la tempesta geomagnetica anche nella Festa della Mamma, scesa al momento al livello G1. Le condizioni, però, si intensificheranno nuovamente all’arrivo della prossima espulsione di massa coronale (CME). I previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA attualmente prevedono un ritorno a condizioni di tempesta geomagnetica estrema G5 oggi, 12 maggio, Festa della Mamma.

In queste ore è infatti atteso l’arrivo di una nuova nube di particelle cariche emesse dal Sole, dal brillamento classe X5.8 di ieri.

brillamenti sole

 

Il nuovo flare e la tempesta geomagnetica estrema classe G5

Proprio quando pensavamo di aver visto i brillamenti più potenti di una macchia solare colossale, il Sole ha scatenato una nuova forte eruzione, innescando un blackout radio. Secondo lo Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA, il brillamento solare si è verificato nella tarda serata di sabato 10 maggio da una regione di macchie solari chiamata AR3664. Il picco è stato raggiunto alle 03:23 dell’11 maggio ora italiana, un massiccio flare di classe X5.8. Di conseguenza, alcune parti del lato soleggiato della Terra hanno subito una perdita temporanea o completa dei segnali radio ad alta frequenza (HF).

macchia solare tempesta geomagnetica
La macchia solare AR3664. Foto Giuseppe Minuta
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La macchia solare AR3664. Foto Giuseppe Minuta

Il Sole ha anche emesso un potente brillamento solare X1.5 alle 13:44 ora italiana. I brillamenti di classe X sono il tipo più forte di eruzione solare e, sebbene i flare possano durare da pochi minuti a ore, raggiungere queste magnitudo elevate non è così comune. Eppure, questa settimana il Sole ha emesso una serie di potenti brillamenti che hanno potenziato gli spettacoli di aurora boreale sulla Terra.

I brillamenti solari sono potenti esplosioni di energia“, ha spiegato NASA. “I brillamenti e le eruzioni solari possono avere un impatto sulle comunicazioni radio, sulle reti elettriche, sui segnali di navigazione e comportare rischi per i veicoli spaziali e gli astronauti“.

Come riportato dallo SWPC della NOAA, la Regione Attiva 3664 ha il potenziale per rimanere “agitata” fino a domani, lunedì 13 maggio. Sono previsti livelli da alti a molto alti di attività solare con una maggiore probabilità di ulteriori brillamenti nelle prime due classi, M e X. La regione attiva è un enorme complesso di macchie solari circa 17 volte la larghezza della Terra, ha spiegato lo SWPC.

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Credit SWPC NOAA
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Previsione SWPC NOAA

Gli scienziati hanno anche notato che si è verificata un’espulsione di massa coronale (CME), una grande espulsione di plasma e campo magnetico, dall’eruzione principale, che stanno analizzando. Ciò potrebbe portare ulteriori impatti sulla Terra, inclusi problemi con le reti elettriche, le reti di telecomunicazione e i satelliti in orbita, nonché un’altra opportunità per una visione più intensa dell’aurora boreale in alcune località.

aurora palidoro
L’aurora sulle vie degli Etruschi. Foto scattata da Paolo Giangreco Marotta, elaborata da Giuseppe Conzo (Gruppo Astrofili Palidoro)

I brillamenti classe X e le tempeste G5

Le esplosioni di massa coronale (CME) sono espulsioni violente di plasma magnetizzato dal Sole nell’atmosfera solare. Quando avviene un brillamento solare di classe X, il più potente tra i brillamenti, si verifica una liberazione improvvisa e intensa di energia elettromagnetica, raggi X e particelle cariche. Queste particelle possono viaggiare verso la Terra, impiegando dalle ore a diversi giorni per raggiungerci, a seconda della velocità del vento solare.

Quando le particelle cariche raggiungono la magnetosfera terrestre, interagiscono con il campo magnetico della Terra, causando una serie di fenomeni. Le particelle cariche più energetiche possono accelerare gli elettroni nell’atmosfera superiore, creando aurore polari. Tuttavia, un flusso intenso di particelle può provocare disturbare la magnetosfera, generando una tempesta geomagnetica.

In particolare, brillamenti di classe X possono generare CME molto potenti, con un’elevata quantità di energia e particelle, aumentando la probabilità di tempesta geomagnetica di forte intensità come quella attesa oggi nella Festa della Mamma. Queste tempeste possono causare blackout nelle comunicazioni satellitari, danneggiare reti elettriche, e persino influenzare i sistemi di navigazione, se non adeguatamente protetti.

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