Alla fine la tempesta geomagnetica che sta colpendo la Terra ha raggiunto il livello massimo e più estremo possibile, “categoria G5” come un uragano di 5ª categoria sulla scala Saffir-Simpson o un tornado di categoria EF5 sulla scala Fujita, per rendere l’idea utilizzando metri di paragone meteorologici. L’evento ha provocato la scorsa notte un’eccezionale aurora polare in tutt’Italia.
Milioni gli osservatori che sono letteralmente impazziti. In Abruzzo centinaia le foto scattate nelle scorse ore e che impazzano sul web con scenari magnifici: dalla Costa sei Trabocchi fino ai monti, con scorci di paesi immersi in uno spettacolo unico e incredibile, con il cielo tinto, nelle scorse ore, di sfumature di rosso e di viola. Ma le immagini più belle sono senza ombra di dubbio quelle che arrivano dall’Etna.
Cos’è una tempesta geomagnetica e come nascono le aurore?
Una tempesta geomagnetica è un disturbo temporaneo del campo magnetico della Terra, causato da variazioni nella densità del vento solare e nell’attività del Sole. Queste tempeste possono influenzare l’ambiente magnetico terrestre e provocare fenomeni come le aurore. Particelle cariche proiettate nello Spazio dal Sole, in occasione di eventi come espulsioni di massa coronale (CME) possono raggiungere il nostro pianeta e interagire con il campo magnetico terrestre. Quando le particelle colpiscono la magnetosfera terrestre, possono causare perturbazioni che influenzano la dinamica delle particelle cariche nell’alta atmosfera.
La classificazione delle tempeste geomagnetiche utilizza la scala da G1 a G5:
- Le tempeste G1 sono le più deboli. Possono causare leggere interferenze con i sistemi di navigazione e comunicazione, ma raramente comportano danni significativi;
- Le tempeste G2 possono causare interruzioni nelle comunicazioni satellitari, nei sistemi GPS e nei sistemi di alimentazione elettrica su lunghe distanze;
- Le tempeste G3 possono causare blackout su larga scala e interferenze significative nei sistemi di comunicazione e navigazione;
- Le tempeste G4 rappresentano un serio rischio per i sistemi di trasmissione elettrica e possono causare blackout su vasta scala, oltre a interferire con i satelliti e i sistemi di posizionamento;
- Le tempeste G5 sono le più gravi. Possono causare danni catastrofici ai sistemi di trasmissione elettrica, ai satelliti, ai sistemi di navigazione e alle reti di comunicazione, con effetti significativi su scala globale.
Le aurore, come l’aurora boreale nell’emisfero settentrionale e l’aurora australe nell’emisfero meridionale, si verificano quando le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con gli atomi e le molecole dell’atmosfera terrestre. Questa interazione emette luce, producendo spettacolari effetti visibili nei cieli notturni. Le aurore si manifestano con colori come il verde, il viola e il rosso a seconda del tipo di gas atmosferico coinvolto. Durante le tempeste geomagnetiche, l’aumento delle interazioni tra le particelle cariche di origine solare e la magnetosfera terrestre può intensificare e spingere più a Sud la visibilità delle aurore, creando spettacoli celesti straordinari in luoghi solitamente meno comuni.
L’aurora è più comunemente osservabile in regioni vicine ai poli geografici. Tra le località più favorevoli per osservare questo fenomeno spiccano Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Canada, Alaska e Groenlandia. Questi Paesi offrono cieli scuri, incontaminate aree naturali e condizioni climatiche ideali per vedere l’aurora boreale, rendendoli meta di viaggi per gli amanti dell’astronomia e della bellezza naturale. In queste regioni, le luci danzanti dell’aurora boreale regalano spettacoli mozzafiato, attirando visitatori da tutto il mondo.
Tempeste geomagnetiche storiche
Due storiche tempeste geomagnetiche che hanno lasciato un segno indelebile nella storia: la tempesta Carrington del 1859 e l’evento Carrington del 1989.
La tempesta Carrington del 1859, denominata così in onore dell’astronomo britannico Richard Carrington, è stata una delle più intense tempeste solari mai registrate. Durante questa tempesta, una massiccia esplosione solare ha inviato una grande quantità di particelle cariche verso la Terra, causando disturbi significativi nelle reti telegrafiche dell’epoca e producendo aurore boreali visibili persino nei tropici.
L’evento Carrington del 1989 è stato anch’esso notevole. Durante questa tempesta, una potente esplosione solare ha colpito il campo magnetico terrestre, provocando un blackout nell’intero Québec, Canada, e causando problemi nelle reti elettriche e di comunicazione a livello globale.
Le aurore in Italia
Nonostante sia raro, possiamo citare diversi avvistamenti di aurora boreale in Italia nella storia:
- 1621: un resoconto di un avvistamento di aurora boreale in Italia è stato pubblicato nel 1621 dal filosofo e astronomo italiano Galileo Galilei. Galileo ha osservato l’aurora boreale a Firenze, in Toscana, e l’ha descritta come “un grande arco di luce che si estendeva da Nord a Sud“. Il resoconto è stato pubblicato nel libro “Sidereus Nuncius”;
- 1780: un altro avvistamento di aurora boreale in Italia è stato registrato nel 1780. Questa volta, l’aurora boreale è stata vista a Roma e in altre parti dell’Italia centrale. Gli avvistamenti sono stati così intensi che alcuni testimoni hanno riferito di aver visto la luce riflessa sui muri delle case. Le segnalazioni sono state riportate da diversi giornali dell’epoca;
- 1859: un’enorme tempesta solare ha causato un’aurora boreale particolarmente intensa che è stata visibile in tutto il mondo, anche in Italia;
- 1909: l’aurora boreale è stata vista a Torino, in Piemonte. E’ stata così luminosa che ha attirato folle di persone nelle strade per ammirarla;
- 2023: lo scorso 25 settembre 2023, l’aurora boreale è stata avvistata in diverse parti dell’Italia, tra cui le Alpi, il Nord Italia e persino la Sicilia. Il fenomeno s’è ripetuto il 6 novembre 2023. In entrambi i casi è stato un evento molto più debole rispetto a quello di questi giorni.
Questi sono solo alcuni degli avvistamenti di aurora boreale in Italia nella storia. È un fenomeno raro, ma non impossibile, che può essere visto in Italia quando le condizioni sono giuste.