Il Giro d’Italia è all’ultimo atto, esclusa la passerella finale di domani a Roma. Oggi si decide tutto sulla corsa rosa, o meglio quel poco che è rimasto: chi arriverà secondo, chi salirà sul podio, chi vincerà le classifiche minori ancora rimaste aperte (traguardi volanti, intergiro). Perché tutto il resto è già scritto: a meno di clamorosi incidenti, Tadej Pogacar ha già vinto un Giro dominato dal primo all’ultimo giorno. Il fenomeno sloveno è in maglia rosa con quasi 8 minuti sul secondo, ha sulle spalle anche la maglia azzurra di miglior scalatore con 80 punti di vantaggio sul secondo, e oggi punta a vincere la sesta tappa con il suo ennesimo show. Forse l’evento più atteso della giornata.
Il percorso è tutto in Veneto: si parte da Alpago, si arriva a Semonzo del Grappa e si fa due volte il Monte Grappa: la salita in assoluto più dura di questo Giro d’Italia. Sono 18.1km all’8,1% di pendenza media, con punte del 14%, da fare due volte. E poi si scende due volte, con l’arrivo in fondo a Bassano del Grappa. La corsa partirà alle 11:50 e l’arrivo è previsto stavolta intorno alle 17:15.
Meteo Giro d’Italia: anche oggi meteo avverso
Le condizioni meteo saranno estreme: lungo la zona del Grappa sono già in corso forti temporali con grandinate. In cima, ad oltre 1.600 metri di altitudine, fa molto freddo. Nelle prossime due ore ci sarà un miglioramento, ma poi nel pomeriggio altri temporali interesseranno la zona. La pioggia durante le due salite, e soprattutto le due discese del Grappa, potrebbero rendere ancor più difficile una tappa in cui si deciderà anche il podio con il giovanissimo ciociaro Antonio Tiberi, 5° in classifica generale, che proverà a conquistare almeno il 4° posto: deve recuperare appena 42 secondi all’australiano Ben O’Connor. Più avanti, il britannico Geraint Thomas proverà a recuperare i 22 secondi che lo separano dal secondo posto del colombiano Daniel Martinez, andando così a bissare il secondo posto finale già raggiunto un anno fa dietro l’altro sloveno Primoz Roglic.
Certo è che di questo passo gli organizzatori mediteranno se spostare il Giro in un’altra stagione: è il secondo anno consecutivo che la corsa viene flagellata dal maltempo estremo di maggio, subisce cancellazioni a causa della neve eccezionalmente abbondante sulle Alpi fuori stagione, e vede i corridori lamentarsi per dover correre gran parte della corsa sotto la pioggia e al freddo. Nel cuore del Mediterraneo non c’è più il Maggio mite di una volta…
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