Maltempo, piogge record in Veneto: unità di crisi aperta e stato di emergenza. La situazione

Maltempo Veneto: 230mm pioggia in sei ore in provincia di Vicenza, la città ha diramato lo Stato di Allarme
MeteoWeb

Unità di crisi aperta per il maltempo e dichiarazione dello stato di emergenza in Veneto, con l’avvio della procedura dei rimborsi e di accesso ai fondi nazionali. Lo ha deciso il Presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo l’ondata di maltempo che da ieri interessa la regione, colpendo inizialmente la bassa Padovana e poi il resto del Veneto, soprattutto il Vicentino e Veronese. Non si segnalano vittime o situazioni di particolare gravità.

Nella serata di ieri, ha reso noto Zaia, sono stati aperti tutti i sei bacini di laminazione per le piene tra il Vicentino e il Veronese, che si sono riempiti per metà “e hanno evitato il disastro, specie a Vicenza. Il sistema idraulico ha funzionato ancora una volta”. “Non abbiamo memoria di un evento così a maggio – ha sottolineato Zaia – Siamo in oggettiva difficoltà”.

Piogge record in Veneto: 230mm in sei ore nel Vicentino

I 230mm di pioggia caduti in sei ore a Velo d’Astico (Vicenza) è un fenomeno che si presenta in media una volta ogni 300 anni, ma questo non significa che dovremmo attendere altrettanto per vederlo ripetersi. Potrebbe ricapitare perfino il prossimo anno, anche se la probabilità è bassa. Il cambiamento climatico lo renderà un evento purtroppo sempre più frequente. Anche i 70mm caduti in 30 minuti in altre zone del Veneto, è roba che capita in media ogni 200 anni”. A dirlo è il Professore Marco Marani del Dipartimento Icea dell’Università di Padova e direttore del Centro studi sugli impatti dei cambiamenti climatici con sede a Rovigo, in relazione ai primi risultati di alcune rilevazioni su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore in Veneto. Il centro collabora attivamente allo sviluppo di modelli, anche previsionali, con l’Arpav.

“L’ondata di maltempo che sta mettendo in difficoltà tutto il Veneto ha scaricato anche sulla città di Padova quantitativi eccezionali. Questa notte sono scesi mediamente quasi 90mm nelle 3 ore più intense causando innalzamenti e allagamenti diffusi”, afferma in una nota il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi. “Tutte le squadre sono operative e stanno gestendo moltissime chiamate. In alcune zone della città manca la corrente per guasti agli impianti o in via precauzionale. Anche la situazione dei fiumi è di emergenza. Il Bacchiglione ha superato la quota dei 6m a Vicenza, quindi siamo in attesa di un passaggio della piena su Padova che oltre tutto tiene alti i livelli di canali e fossi e mette quindi in difficoltà la rete di deflusso locale”, ha continuato.

Il Bacchiglione presenta i livelli del 2010 e la piena è prevista domani. Per motivi di sicurezza le scuole di Bovolenta resteranno chiuse venerdì 17 e sabato 18 maggio”, ha comunicato il Comune di Bovolenta, nel Padovano.

Stato di Allarme a Vicenza

La Città di Vicenza ha diramato lo Stato di Allarme:per emergenze chiamare il numero 0444 545311 della centrale operativa della Polizia”. Con un sms il Comune ha invitato tutti i cittadini a “spostare automobili e beni da interrati e piano terra lungo l’asta Bacchiglione e Retrone e in tutte le zone a rischio allagamenti”.

Secondo gli aggiornamenti che arrivano dal Coc di Vicenza, nella zona di Ponte di Debba è confermata una vasta area allagata. I volontari di Protezione Civile comunale in queste ore stanno svuotando garage e scantinati nella zona di via Sansigoli, via Cappellari e via Rodolfi. Stessa cosa, con una squadra della Protezione Civile giunta a supporto da Lonigo e la Protezione Civile Ana, in viale d’Alviano, via Medici, alle Barche, alle scuole delle Dame Inglesi e Malfermoni, per l’allagamento seguito al crollo del muro di recinzione che ha provocato una breccia lungo il Bacchiglione. In via Sardegna sono state evidenziate criticità lungo un fosso di guardia.

Per le scuole, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale, è stato valutato che le superiore serali stasera saranno regolarmente aperte. E al momento è confermata l’apertura di domani. Rispetto alle fragilità sociali, in collaborazione con Croce rossa italiana in caso di necessità si è pronti ad allestire posti letto; sono stati inoltre preallertati il servizio pasti a domicilio e l’assistenza domiciliare. Prosegue poi la distribuzione dei sacchi di sabbia: da ieri sera quelli consegnati sono 3.500. Due idrovore sono state fornite dalla Protezione Civile regionale: una è stata posizionata a Ca’ Tosate, la seconda è in arrivo in zona Stadio a supporto delle tre idrovore di Viacqua. Ma dal Comune si ricorda anche e soprattutto che la previsione per le prossime ore indica ancora tempo perturbato, con precipitazioni intense in un’area vasta che potrebbe interessare anche Vicenza.

La Provincia di Vicenza, invece, segnala sul proprio sito che l’abbondante pioggia di ieri, ha creato nelle strade a causa di allagamenti e frane.

Maltempo: Veneto col fiato sospeso fino a mezzanotte

Meteo sempre sotto osservazione da parte della Protezione Civile del Veneto che fino alle 23 di oggi segnala ancora precipitazioni su gran parte della pianura orientale con alcune sacche di forte intensità ai confini sud-occidentali della regione in ingresso nel Veronese (Valeggio sul Mincio) e Rodigino (Rosolina). La situazione dovrebbe migliorare a partire dalla mezzanotte. Le misurazioni dei millimetri di pioggia caduti nelle ultime ore, elaborate da Arpav, confermano che mentre su Vicenza è in atto una tregua, il maltempo si sta spostando verso il Friuli Venezia Giulia flagellando parte del Trevigiano (epicentro a Castelfranco Veneto) ma soprattutto la zona di confine di Portogruaro (Venezia) dove si sono registrati allagamenti diffusi e circa 300 interventi dei Vigili del Fuoco.

Continuano precauzionalmente ad essere interrotte le linee ferroviarie tra Vicenza e Schio, Padova, Treviso e si tiene sotto controllo il livello dei fiumi.

La situazione dei fiumi

Fiumi Agno-Guà-Fratta-Gorzone: i livelli sono in calo fino alla sezione di Lonigo, ma permangono sopra la seconda soglia, mentre sono in crescita nei tratti inferiori dei corsi d’acqua (a Valli Mocenighe superata la terza soglia, a Stanghella superata la seconda soglia). Fiume Bisatto a Vo vecchio in crescita e livello prossimo alla terza soglia Fiumi Bacchiglione e Retrone: nel fiume Bacchiglione i livelli sono in calo fino alla sezione di Longare dove sono inferiori alla terza soglia e a Vicenza inferiori alla seconda soglia; alla sezione di Montegalda il livello è in crescita ed ha superato la terza soglia; in crescita anche nel tratto inferiore del fiume.

Retrone in calo, ma ancora superiore alla terza soglia. Astico e Tesina in calo. Fiume Brenta: livelli in calo e inferiori alla terza soglia alla sezione di Barziza, mentre in crescita nel tratto di pianura (a Limena superata la seconda soglia); Fiume Adige: a Verona livello superiore alla prima soglia e in lento incremento; alla sezione di Boara Pisani si è prossimi al superamento della prima soglia. Fiumi Livenza e Meduna: livelli in crescita, alla sezione di San Cassiano superata la prima soglia.

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