Meteo Belluno, aprile tra anticipi d’estate e recrudescenze invernali | DATI

Nella provincia di Belluno, ad una prima metà di aprile molto calda e soleggiata, è seguita una seconda metà fredda ed instabile
MeteoWeb

Il mese di aprile 2024 “è risultato, mediamente, un po’ più caldo del normale e in linea con le medie pluriennali per quanto riguarda le precipitazioni” in provincia di Belluno, secondo l’analisi mensile di Arpa Veneto. “La quasi normalità di questo mese appare paradossale, considerando che si è avuta una prima metà del mese molto calda e soleggiata ed una seconda metà fredda ed instabile, anomalie che a fine mese si sono pressoché bilanciate. Il mese di aprile, quello più rappresentativo della stagione di transizione fra l’inverno e l’estate, presenta non di rado anticipi di estate e fasi di recrudescenza simil-invernale e quest’anno, come poche volte in passato, questi due aspetti si sono succeduti in maniera molto marcata. Gli 11 giorni di bel tempo si sono avuti quasi tutti fra il 5 ed il 14, unica fase di tempo stabile (e molto caldo), se si esclude la giornata di maltempo del 10″, si legge nell’analisi.

“Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate circa 1°C superiori alla norma. Come detto i primi 15 giorni del mese sono risultati decisamente caldi, con due distinte fasi di caldo eccezionale per la prima metà di aprile, che si sono succedute a distanza di una settimana una dall’altra. Fra il 16 ed il 17 un afflusso di aria fredda ha fatto diminuire drasticamente le temperature ed è seguita una lunga fase con valori termici ben inferiori alla norma. Si pensi che la temperatura media della seconda metà del mese è risultata più bassa di quella della prima metà di ben 5°C a fondovalle e addirittura di 7°C nei paesi in quota. Lo zero termico è variato fra un minimo di 1060 m il giorno 23 ed un massimo di 4300 m il giorno 7 (quest’ultimo dato rappresenta il valore più alto per aprile, dal 1973). Lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno in questi primi 4 mesi del 2024 rimane considerevole (+1.8°C)”, continua l’analisi di Arpa Veneto.

“Le precipitazioni totali mensili sono state complessivamente normali, concentrate in larga parte in 3-4 episodi di maltempo o di instabilità. La neve è caduta a più riprese a quote medio/alte e fra il 22 ed il 23 anche sotto i 1000 m, raggiungendo il 23 mattina anche qualche fondovalle prealpino, come la zona fra Fonzaso e Arsiè. La frequenza delle precipitazioni è stata inferiore alle medie, con 5-10 giorni piovosi/nevosi, a seconda delle zone, a fronte di una media di 10-12. Il bilancio pluviometrico da inizio anno rivela esuberi ancora significativi, rispetto alle medie pluriennali, con scarti compresi fra il 70 e il 140%. Ad Arabba è piovuto/nevicato il doppio (424 mm in 4 mesi, contro una media di 210 mm) e a Sant’Antonio Tortal anche di più (986 mm contro 409 mm)”.

Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:

  • Giorno 1: precipitazioni abbondanti nel basso Agordino e nella bassa valle di Zoldo: in circa 48 ore cadono 167 mm a Soffranco, 121 mm a Sant’Andrea di Gosaldo e 117 mm a Col di Pra’. Dissesti idrogeologici e allagamenti sparsi si verificano sia sulle Dolomiti che sulle Prealpi
  • Giorno 2: abbondante e localmente dannosa grandinata fra San Fermo e Limana, dove prati e strade vengono imbiancati dalla grandine
  • Giorni 6-7-8-9: eccezionale onda di calore primaverile, durante la quale si misurano temperature tipicamente estive e vengono battuti i record per il mese di aprile: Santa Giustina 27.3°C, Santo Stefano 26.8°C, Caprile 26.0°C, Cortina 23.9°C, Arabba 19.6°C, Passo Valles 18.7°C. Il giorno 7 lo zero termico alle ore 12 si colloca a 4300 m, un’altitudine mai riscontrata in aprile negli ultimi 50 anni
  • Giorni 12-13-14-15: altra onda di calore molto anomala per il mese di aprile, che segue di una settimana quella precedente, una circostanza di straordinaria rarità, con temperature massime 12°C superiori alla norma in entrambi gli episodi. Si registrano picchi di 27.7°C a Santa Giustina, 26.5°C a Santo Stefano, 25.1°C a Falcade, 21.3°C ad Arabba, 20.2°C a Misurina. In alcune località dolomitiche vengono superati i record appena battuti una settimana prima.
  • Giorno 19: gelate notturne anche nei fondovalle prealpini, con danni alle colture
  • Giorno 22: freddo anomalo, con temperature massime 9-10°C inferiori alla norma: sul passo Pordoi la temperatura di giorno non supera i -5.9°C, a Misurina -1.6°C, ad Arabba -0.3°C e a Cortina +2.1°C, valori tipicamente invernali In tutto si sono avuti 11 giorni soleggiati (1 più della norma), 16 variabili o nuvolosi e 3 giorni di prevalente maltempo (2 meno della norma)”, conclude Arpa Veneto, che ha curato anche i seguenti grafici e tabelle.

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