Poteva finire in una strage quanto accaduto nelle scorse ore ad Alpine, Arizona, in una zona montuosa ambita meta turistica degli Stati Uniti d’America: un ragazzino di 15 anni di nome Brigham Hawkins si trovava nella casa di montagna della famiglia e stava guardando video su Youtube quando si è trovato alle spalle un orso bruno che lo ha aggredito, colpendolo al viso e a un braccio fortunatamente non in modo grave.
L’animale aveva approfittato del fatto che la porta d’ingresso era stata lasciata aperta. Se l’aggressione non ha avuto un epilogo tragico è stato grazie all’intervento del fratello, richiamato dalle urla, che ha messo in fuga l’orso. Due ore dopo le guardie forestali hanno abbattuto un orso bruno di tre anni nella stessa zona: con ogni probabilità era lo stesso che aveva fatto irruzione nella casa. Negli USA le autorità non si fanno molti scrupoli ad abbattere animali pericolosi a seguito di aggressioni così gravi, non come in Italia dove la morte di un giovane non è bastata a determinare interventi necessari a proteggere la popolazione.