La macchia solare AR3654 ha appena prodotto un potente brillamento sul Sole: un flare classe M9.5, a pochi punti percentuali dalla categoria X. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha registrato l’estremo lampo ultravioletto (immagini in alto e di seguito). Le radiazioni del brillamento hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, provocando un nuovo blackout radio a onde corte su gran parte dell’Oceano Pacifico.
“I marittimi e gli operatori radioamatori potrebbero aver notato una perdita di segnale al di sotto dei 20 MHz per circa 30 minuti dopo il picco del brillamento” avvenuto il 1° maggio, alle 01:45 ora italiana, secondo quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com. In corso l’analisi delle immagini, per stabilire se è stata originata un’espulsione di massa coronale (CME) e se la Terra di trova nella “linea di tiro”.
Cos’è un brillamento (flare) sul Sole
I brillamenti solari sono fenomeni improvvisi di emissione di energia dal Sole. Si verificano nelle regioni attive della superficie solare, dove i campi magnetici emergono e interagiscono. Questi campi magnetici possono riconfigurarsi rapidamente, rilasciando enormi quantità di energia sotto forma di luce, radiazioni e particelle cariche.
I brillamenti solari sono classificati in base alla loro intensità e alla quantità di energia emessa. La classificazione più comune è quella proposta da Richard Carrington nel 1859, basata sulla scala “X”, dove X1 è il più basso e X9 il più alto. Questa scala è logaritmica, quindi un flare X2 emette il doppio di energia di un flare X1. Inoltre, i brillamenti sono classificati anche in base alla loro durata, dalla più breve (brillamenti di tipo I) a quella più lunga (brillamenti di tipo IV).
I brillamenti solari possono influenzare la Terra causando blackout radio, interferenze nelle comunicazioni elettromagnetiche e fenomeni aurorali.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’espulsione di plasma ionizzato dalla corona solare, la regione esterna del Sole. Questi eventi sono causati da disturbi nei campi magnetici solari, che possono riconfigurarsi repentinamente, liberando grandi quantità di plasma e campi magnetici nello spazio interplanetario. Una CME può coinvolgere miliardi di tonnellate di materiale solare che viaggia a velocità fino a diverse centinaia di km al secondo.
Le CME possono essere innescate da brillamenti solari o dall’instabilità dei campi magnetici solari. Quando raggiungono la Terra, possono causare varie conseguenze, come interferenze nelle comunicazioni, blackout radio, danni ai satelliti, e creare spettacolari aurore polari. Inoltre, possono causare tempeste geomagnetiche, che possono danneggiare le reti elettriche e causare interruzioni di corrente su vasta scala.