Rivoluzione scientifica: il cervello umano in 3D mappato per la prima volta

La mappatura completa del cervello di un topo non solo fornirà una visione dettagliata della sua struttura neuronale, ma potrebbe anche rivelare nuove informazioni cruciali sulla relazione tra struttura cerebrale e funzione cognitiva
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Dopo un decennio di sforzi congiunti tra l’Università di Harvard e Google Research, un evento epocale ha finalmente preso forma: il frammento di un cervello umano, grande meno di un chicco di riso, è stato ricreato in 3D e mappato per la prima volta. Questa impresa titanica è stata recentemente resa nota attraverso la pubblicazione su Science, gettando le basi per un futuro affascinante e promettente nel campo della neuroscienza.

L’impresa scientifica di mappare il cervello in 3D

Ciò che rende questa impresa scientifica così straordinaria è la sua scala di dettaglio e complessità. Nonostante le sue dimensioni apparentemente minuscole, il frammento di un millimetro quadrato di corteccia cerebrale umana contiene un mondo microscopico incredibilmente vasto e intricato. Con 57.000 cellule, 230 millimetri di vasi sanguigni e un’enorme rete di 150 milioni di sinapsi, il frammento rappresenta una montagna di dati, pari a circa 1.400 Terabyte. Attraverso una combinazione di avanzate tecniche di imaging e analisi, i ricercatori sono riusciti a creare una rappresentazione in 3D di questo microcosmo neurale con un livello di realismo senza precedenti.

La ricostruzione in 3D di questo frammento di cervello umano ha permesso ai ricercatori di esplorare dettagliatamente ogni singola cellula e le sue connessioni neurali. Questo straordinario risultato offre un nuovo e affascinante sguardo sulla complessità e l’organizzazione del tessuto cerebrale umano, aprendo nuove strade per la comprensione dei meccanismi alla base della cognizione e del comportamento umano. Attraverso l’analisi dei dati ottenuti, è possibile tracciare le interconnessioni tra le diverse regioni del cervello, fornendo così preziose informazioni sulle reti neurali coinvolte in processi cognitivi specifici, come la memoria, l’attenzione e la percezione.

Il futuro della neuroscienza

Tuttavia, questo è solo l’inizio di un viaggio ambizioso. L’obiettivo finale della collaborazione tra Harvard e Google Research è quello di estendere questa tecnologia all’intero cervello di un topo. Questa impresa, se riuscita, comporterebbe un’analisi di dati su una scala senza precedenti, equivalente a circa 1.000 volte la quantità di dati generati dal frammento millimetrico di corteccia umana. Tale iniziativa è sostenuta dall’iniziativa Brain dei National Institutes of Health, sottolineando l’importanza e il potenziale di questo lavoro per il progresso della neuroscienza. La mappatura completa del cervello di un topo non solo fornirà una visione dettagliata della sua struttura neuronale, ma potrebbe anche rivelare nuove informazioni cruciali sulla relazione tra struttura cerebrale e funzione cognitiva.

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