I segreti di Marte svelati dai meteoriti caduti sulla Terra

Molte informazioni dettagliate possono essere ottenute dai numerosi meteoriti che sono caduti sul nostro pianeta
MeteoWeb

Dai meteoriti di Marte caduti sulla Terra, ritrovati in vari luoghi del mondo, dalla Francia all’Antartide, è stato possibile ricostruire la struttura geologica del Pianeta Rosso, compresa la composizione chimica della sua crosta e del mantello. Questo importante studio, pubblicato su Science Advances, è stato condotto sotto la guida di James Day, dell’Università della California a San Diego. “I meteoriti marziani sono gli unici materiali fisici di Marte che abbiamo a disposizione,” ha spiegato Day.

Sebbene missioni spaziali non abbiano ancora riportato campioni di suolo marziano sulla Terra, molte informazioni dettagliate possono essere ottenute dai numerosi meteoriti che sono caduti sul nostro pianeta nel corso di miliardi di anni. Questi frammenti sono stati espulsi da Marte a seguito di grandi impatti meteorici.

Tra i meteoriti marziani, è stata identificata una particolare tipologia, rocce provenienti da un vulcano, espulse da Marte circa 11 milioni di anni fa a causa di un grande impatto. Questi frammenti, con una “impronta digitale” ben riconoscibile, sono stati trovati in diversi siti, il primo dei quali a Chassigny, in Francia, nel 1815, e successivamente anche in Antartide, Egitto e Mauritania.

Si tratta di due tipi di rocce accomunate dalla stessa origine ma con composizioni diverse: alcune sono basaltiche e caratterizzate dalla presenza di clinopirosseno, mentre altre sono chassigniti e contengono principalmente olivina. Questi materiali hanno origini geologiche ben distinte e per molti aspetti sono simili a quelli che costituiscono i due strati più esterni del nostro pianeta.

L’accurato lavoro di catalogazione e analisi dei vari campioni ha permesso di tracciare un quadro molto dettagliato della composizione di vari km del suolo marziano senza dover eseguire carotaggi diretti sul pianeta.

Condividi