Space Meetings Veneto, al via l’evento internazionale sulla space economy

Oltre 250 aziende del settore aerospazio provenienti da 25 Paesi e 150 buyers tra italiani e internazionali a Space Meetings Veneto
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Si è svolta oggi la prima giornata di Space Meetings Veneto, l’evento internazionale promosso dalla Regione Veneto e dalla Rete Innovativa Regionale AIR – Aerospace Innovation and Research, che ha riunito a Venezia i principali operatori globali dell’economia dello spazio e dei settori tecnologici emergenti, per discutere degli ultimi sviluppi nel mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative, supply chain e investimenti.

Oltre 250 aziende del settore aerospazio provenienti da 25 Paesi e 150 buyers tra italiani e internazionali e più di 5.000 meeting B2B; oltre 2.200 visitatori (tra cui 500 studenti) iscritti, ma anche 25 startups europee: questi i numeri della seconda edizione della manifestazione, aperta dal taglio del nastro del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Diventiamo sempre più grandi, e di anno in anno faremo diventare questo evento il riferimento principale delle tecnologie spaziali d’Europa. Grazie ai partner, ai buyer e a tutti coloro che stanno lavorando alla Space Meetings Veneto, che quest’anno ha raddoppiato i numeri della prima edizione registrando, ad oggi, 5mila incontri B2B con aziende dello spazio e non, 1700 persone accreditate e 500 giovani presenti. E con il progetto VeneTo Stars abbiamo creato un momento per far decollare le idee dei giovani innovatori europei, che qui in Veneto avranno l’opportunità di mettere a terra i loro progetti legati all’uso dei dati spaziali. Un terreno fertile con una filiera di aziende pronte a sostenere lo sviluppo del grande business della space economy”, ha sottolineato Zaia.

Questa seconda edizione di Space Meetings Veneto rappresenta un significativo passo in avanti, non tanto per l’incremento numerico di partecipanti, oltre 2.200, di cui 500 giovani, e di aziende presenti, quanto per il raggiungimento dell’obiettivo primario della manifestazione, che ritengo, come Veneto, abbiamo pienamente conseguito”, commenta Federico Zoppas, Presidente della Rete innovativa regionale AIR. “Abbiamo infatti rafforzato l’alleanza tra Regione, Università e imprese, la cui sinergia oggi ci permette di disporre di tutte le opportunità per partecipare a progetti nazionali e internazionali, coinvolgere l’intera filiera e prendere parte alle prossime missioni, come ad esempio la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale, la nuova missione lunare e quella su Marte. Un evento di tale portata consente a tutte le aziende del nostro territorio – e a quelle della nostra Rete Innovativa Regionale, le cui oltre 65 imprese e 5000 addetti generano oltre un miliardo di fatturato – di entrare in contatto con prime contractors: oggi ne sono presenti 20, su un totale di su un totale di oltre 250 aziende espositrici, che si stima realizzeranno più di 5000 incontri B2B”, conclude.

“Il Veneto si distingue come una delle principali regioni italiane nella filiera dell’aerospazio e questo evento è un’opportunità unica per esplorare tutte le potenzialità della Space Economy“, afferma Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est. “Questo è un settore strategico in cui le nostre imprese si distinguono come leader nazionale, per questo siamo orgogliosi di sostenere questa manifestazione e l’intera Rete Innovativa Regionale Air – Aerospace Innovation and Research, puntare allo spazio e alla ricerca significa investire nel futuro delle nostre imprese e della nostra comunità”, conclude.

Per Teodoro Valente, Presidente Agenzia Spaziale Italiana – ASI, “la crescita esponenziale della economia dello spazio attira sempre più attenzione del mondo produttivo e istituzionale. Essere oggi qui è un messaggio importante. Dare attenzione a tutte le realtà regionali è un passaggio necessario per radicare in maniera capillare sul territorio la presenza di aziende, pmi e start up che si occuperanno di spazio in ogni sua accezione. Eventi come Space Meetings Veneto sono una piattaforma di incontri dove generare e diffondere la conoscenza di uno straordinario settore come lo spazio. Il nostro ecosistema scientifico e industriale sta crescendo sempre più anche grazie alla grande attenzione derivante dalle politiche governative. Il settore spaziale italiano è un comparto in cui l’innovazione è elemento determinante per questo l’ASI supporta le attività che generano, spingono l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie. È il caso di Veneto Stars, dove le start up coinvolte nel progetto stanno utilizzando dati satellitari che avranno poi applicazioni pratiche in molti settori. Queste iniziative sono un fattore strategico di crescita e diffusione delle competenze necessarie per la New Space economy. Lo spazio sta entrando in una nuova era che richiede ora uno sforzo ulteriore da parte di tutti per fare massa critica e lavorare tutti insieme per consolidare la leadership italiana in campo internazionale”, ha concluso.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale S.A. Luca Goretti ha evidenziato: “la sinergia tra pubblico e privato non è solo condivisione dei costi ma anche dei rischi e degli obiettivi; è cambiato il paradigma in quanto i privati di oggi hanno capacità tecnologiche ed operative tali da costituire per la Difesa interlocutori essenziali per costruire le capacità del futuro dove lo spettro delle opportunità non è solo dati, ma della ricerca, dell’ innovazione e tecnologia e come in altri settori, il ruolo dell’Aeronautica Militare è anche supportare lo sviluppo del tessuto industriale nazionale in termini di competenze e competitività”. “Essere rilevanti nel settore della space economy porta a generare iniziative di eccellenza come ad esempio con la Regione Veneto che presenta molte potenziali realtà che possono far parte di questa partita. Lo spazio torna ad essere sempre più competitivo e conteso, dunque, se da una parte abbiamo una crescente economia spaziale con relativi investimenti infrastrutturali, dall’altra esiste la necessità di una capacità di protezione, deterrenza e controllo dello spazio quale condizione abilitante per mantenere la rilevanza in questo dominio. Se nel passato questo confronto era limitato alle orbite basse, oggi questa proiezione geopolitica si estende fino alla Luna e quindi è essenziale guardare alle attività spaziali con approccio olistico ed integrato”, ha concluso.

“Sempre più imprenditori e filiere riconoscono nell’aerospazio un driver di crescita. Il comparto aerospaziale, con un fatturato attuale di 400 miliardi di euro, è destinato a crescere fino a superare i mille miliardi nei prossimi anni”, ha commentato Matteo Zoppas, Presidente di Ice Agenzia. “Parliamo non solo delle missioni spaziali, come il prossimo sbarco sulla Luna e la futura esplorazione di Marte, ma anche di tutte quelle tecnologie terrestri che si stanno re-ingegnerizzando per essere adattate e portate nello spazio. Questo offre alle aziende l’opportunità di incrementare il valore aggiunto dei propri prodotti. La missione di Walter Villadei ha rafforzato il prestigio del Made in Italy: l’aver portato nello spazio un prodotto italiano, come la pasta, è stata un grande successo promozionale grazie al lavoro di squadra di tutto il governo. Eventi come lo Space Meetings Veneto riescono a dare un ulteriore boost per far conoscere le eccellenze italiane, grazie anche al lavoro di Ice che ha coinvolto 25 operatori internazionali“, ha concluso.

“L’Italia è stata la terza potenza a livello globale ad aver ottenuto l’accesso allo spazio e oggi possiamo essere uno dei Paesi leader nella colonizzazione spaziale e nell’applicazione delle tecnologie per le attività terrestri”, ha affermato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata alle Politiche Spaziali. “La diffusa presenza di imprese italiane che operano in questo settore ha favorito la nascita nelle regioni di veri e propri distretti aerospaziali, come quello veneto appunto, uno tra i più grandi per numero di imprese e volume d’affari. Lo spazio è una priorità per il Governo: entro il 2026 stanzieremo circa 7,3 miliardi di euro, inclusi i contributi a ESA, ASI, fondi PNRR e fondi europei. Presenterò inoltre nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri la legge sulla Space Economy, che avevamo previsto come collegato alla manovra economica nello scorso dicembre. Saremo i primi in Europa a dotarci di una legge organica in materia, in linea con quella di prossima presentazione da parte delle istituzioni europee, che normerà anche la presenza dei privati nello spazio, oggi sempre più presenti in orbita e ancor più centrali rispetto alle dinamiche che caratterizzano questo settore”, ha concluso.

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