Spazio, “Euclid destinata ad aprire un capitolo importante della conoscenza dell’Universo”

"Le nuove immagini di Euclid permettono di comprendere l’enorme potenziale della missione”
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Euclid è, al momento, la missione più complessa del Programma Scientifico di ESA per quanto riguarda gli obiettivi scientifici ed è destinata ad aprire un capitolo importante nella conoscenza del nostro Universo“. Ad affermarlo in una nota è Barbara Negri, responsabile Volo Umano e Sperimentazione Scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). “Queste nuove immagini ottenute da Euclid confermano le ottime prestazioni degli strumenti scientifici a bordo, a cui l’ASI ha contribuito con la realizzazione di parti importanti, e il grande lavoro del Science Ground Segment, di responsabilità italiana, nell’elaborazione dei dati scientifici”.

Inaf: “nuove immagini di Euclid permettono di comprendere l’enorme potenziale della missione”

Queste nuove immagini, insieme a quelle divulgate lo scorso novembre, permettono di comprendere l’enorme potenziale della missione, in termini sia del numero di oggetti che Euclid sarà in grado di osservare sia della qualità delle misure stesse“. Ad affermarlo in una nota è Anna Di Giorgio dell’Inaf, che coordina le attività italiane per la missione Euclid finanziate dall’ASI.

“I primi risultati scientifici pubblicati oggi, che vedono un forte contributo da parte di ricercatrici e ricercatori Inaf, danno anche una misura di quale e quanta ‘legacy science’ sarà possibile fare utilizzando i dati di Euclid: ad esempio lo studio di ammassi stellari extragalattici o la scoperta di nuove galassie nane di piccola massa o, ancora, di galassie luminose molto distanti, fino ad esplorare oggetti la cui luce è stata emessa più di 10 miliardi di anni fa, ai primordi dell’Universo“, aggiunge.

INFN: “fiduciosi che Euclid riuscirà a raggiungere obiettivo scientifico’

Lo scopo della missione Euclid è studiare come energia oscura e materia oscura abbiano governato l’evoluzione dell’universo“. Ad affermarlo è Stefano Dusini, che coordina la partecipazione dell’INFN in Euclid. “Il 95% dell’universo – sottolinea Dusini – sembra essere composto da queste due forme misteriose di energia e materia di cui sappiamo ancora poco o niente. La qualità eccellente di queste prime immagini ci rendono confidenti che Euclid riuscirà a raggiungere il suo obiettivo scientifico. E le ottime prestazioni dello strumento Nisp, cui l’INFN ha contribuito con la responsabilità dell’integrazione dell’elettronica calda, e condivide con Inaf il monitoraggio e la gestione in volo dello strumento, e il monitoraggio delle performance e della buona qualità dei dati, ci rendono orgogliosi del lavoro fatto dai ricercatori e dalle ricercatrici dell’INFN”, conclude Dusini.

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