Ieri un cargo spaziale russo senza equipaggio è rientrato nell’atmosfera terrestre come previsto, terminando la sua missione con un infuocato epilogo sopra l’Oceano Pacifico. Il veicolo Progress 86 si è sganciato dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 10:39 ora italiana, iniziando il suo viaggio di ritorno verso la Terra. Dopo poche ore, il cargo è bruciato nell’atmosfera, secondo quanto riportato da funzionari della NASA.
Spazzatura spaziale in fiamme, il rientro del cargo russo
Lanciato il 1° dicembre 2023 dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, Progress 86 aveva raggiunto la ISS 2 giorni dopo, trasportando 2.540 km di rifornimenti, tra cui cibo, attrezzature scientifiche e altri materiali necessari per gli astronauti a bordo della stazione orbitante.
Progress 86 non era vuoto: ha trasportato i rifiuti raccolti durante la sua permanenza sulla ISS, fungendo da vera e propria “spazzatura spaziale” destinata all’incenerimento nell’atmosfera terrestre.
Le navicelle attraccate alla ISS
Attualmente, sono 4 le capsule spaziali attraccate alla ISS: Crew Dragon di SpaceX, per la missione Crew-8 per la NASA, una navetta russa Soyuz, il cargo Progress 87 e un veicolo di rifornimento Cygnus di Northrop Grumman. Come Progress, anche Cygnus è progettato per un unico utilizzo, mentre la Soyuz e le diverse versioni di Dragon (sia quella cargo che quella per equipaggio) sono progettate per sopravvivere al rientro nell’atmosfera. La Soyuz atterra sulla terraferma, mentre Dragon si adagia dolcemente nell’oceano.
Nuovi lanci
Presto nuovi veicoli spaziali visiteranno la ISS. Il prossimo cargo russo, Progress 88, dovrebbe essere lanciato il 30 maggio. Inoltre, Boeing intende lanciare il suo nuovo veicolo spaziale, Starliner, il 1° giugno, per una missione chiamata Crew Flight Test. Questa missione porterà 2 astronauti della NASA sulla stazione orbitante per un soggiorno di circa una settimana. Se tutto andrà come previsto, Starliner sarà certificato per missioni di lunga durata con equipaggio per l’agenzia spaziale statunitense.
Questo intenso traffico di veicoli spaziali verso e dalla ISS sottolinea l’importanza continua della stazione come hub internazionale per la ricerca scientifica e la cooperazione spaziale, nonostante le sfide e le complessità del volo spaziale umano.