La storica tempesta geomagnetica è stata rilevata anche sul fondo dell’oceano

Rilevata una notevole distorsione del campo magnetico terrestre
MeteoWeb

La storica tempesta geomagnetica G5 che ha colpito la Terra pochi giorni fa, è stata rilevata anche nelle profondità dell’oceano. I sensori di Ocean Networks Canada, una grande struttura di ricerca e osservazione oceanica dell’Università di Victoria, situati al largo delle coste canadesi fino a una profondità di 2,7 km, hanno registrato una notevole distorsione del campo magnetico terrestre durante l’evento, producendo dati anomali. Questi sensori oceanici potrebbero quindi diventare un nuovo strumento per comprendere come l’attività solare influenzi il nostro pianeta.

La portata di questi dati registrati chilometri sotto la superficie dell’oceano evidenzia l’entità del brillamento solare – ha commentato Kate Moran, presidente di Ocean Networks Canada – e suggerisce che potrebbero essere utili per comprendere meglio l’estensione geografica e l’intensità di questi fenomeni“. La variazione più significativa è stata rilevata da una bussola magnetica, utilizzata per orientare gli osservatori che monitorano i cambiamenti nelle correnti oceaniche, collocata 25 metri sotto il livello del mare al largo della costa dell’isola di Vancouver: l’ago della bussola ha mostrato una deviazione evidente.

La rete di ricerca canadese aveva notato per la prima volta anomalie nei dati già a marzo di quest’anno, durante un’altra intensa tempesta geomagnetica. Inizialmente, gli esperti avevano ipotizzato che si trattasse di un terremoto, ma poiché le variazioni nei dati duravano molto a lungo e si verificavano simultaneamente in luoghi molto distanti, hanno collegato le anomalie all’attività solare, un collegamento poi confermato durante l’ultima tempesta geomagnetica.

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