Secondo i previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA, tempeste geomagnetiche classe G1 sono possibili il 19 e/o il 20 maggio in risposta all’arrivo di 2 espulsioni di massa coronale (CME). La CME più potente sarà la seconda, spinta da un potente brillamento classe M7, avvenuto il 17 maggio. Il 20 maggio sarà probabilmente il giorno con maggiore probabilità di effetti geomagnetici.
Cos’è un brillamento solare
Un brillamento solare è un’intensa esplosione di radiazione elettromagnetica che si verifica nell’atmosfera del Sole, in particolare nella sua corona e cromosfera. Questi eventi sono causati da improvvisi rilasci di energia immagazzinata nei campi magnetici, che si trovano spesso in prossimità delle macchie solari. La riconnessione magnetica, un processo in cui le linee di campo magnetico si riorganizzano e rilasciano energia, è il meccanismo principale alla base dei brillamenti solari.
Durante un brillamento solare, enormi quantità di energia vengono rilasciate sotto forma di luce visibile, raggi X e radiazione ultravioletta, nonché particelle energetiche. I brillamenti solari possono influenzare lo spazio circostante il Sole e la Terra, perturbando le comunicazioni radio, danneggiando i satelliti e aumentando il rischio per gli astronauti nello spazio.
Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)
Un’espulsione di massa coronale (CME, dall’inglese “Coronal Mass Ejection”) è un’enorme eruzione di plasma e campo magnetico dalla corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le CME sono spesso associate a brillamenti solari, ma possono verificarsi indipendentemente. Durante una CME, enormi quantità di particelle cariche, principalmente protoni ed elettroni, vengono espulse nello spazio interplanetario a velocità che possono superare i 1000 km/s.
Le CME possono avere un impatto significativo sullo Spazio intorno alla Terra. Quando queste nubi di plasma interagiscono con il campo magnetico terrestre, possono provocare tempeste geomagnetiche, che possono disturbare le comunicazioni radio, danneggiare i satelliti, influenzare le reti elettriche e creare aurore polari. Lo studio delle CME è fondamentale per il meteo spaziale, che mira a prevedere e mitigare gli effetti di tali eventi sulla tecnologia terrestre e sulla sicurezza degli astronauti. Le osservazioni sono condotte principalmente da satelliti come il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) e il Solar Dynamics Observatory (SDO).
Cosa sono le tempeste geomagnetiche
Le tempeste geomagnetiche sono disturbi temporanei della magnetosfera terrestre causati dall’interazione tra il vento solare, specialmente durante un’espulsione di massa coronale (CME), e il campo magnetico terrestre. Quando una CME raggiunge la Terra, può comprimere la magnetosfera e trasferire energia, particelle cariche e campi magnetici nel sistema geomagnetico.
Questo processo, noto come riconnessione magnetica, aumenta l’attività delle fasce di Van Allen e può alterare le correnti ionosferiche. Le conseguenze delle tempeste geomagnetiche includono aurore visibili alle latitudini più basse, disturbi alle comunicazioni radio a onde corte, problemi ai sistemi di navigazione satellitare come il GPS, e potenziali danni alle reti elettriche terrestri.