Una strana raffica di terremoti nel cuore dell’Europa, al confine tra Germania e Repubblica Ceca, potrebbe suggerire che il magma si muove in profondità sotto la superficie. La sequenza sismica è stata rilevata nel Vogtland, una regione nota per gli sciami regolari e di bassa intensità. Questi eventi tendono a durare diverse settimane e sono caratterizzati da scosse per lo più lievi. I terremoti più forti noti verificatisi nella zona sono stati di magnitudo 4.5 circa, ha spiegato Torsten Dahm, un geofisico del GFZ German Research Centre for Geosciences che sta conducendo un progetto di monitoraggio di questa regione.
Terremoti insoliti nel cuore d’Europa
Dahm e i suoi colleghi hanno recentemente terminato di implementare una nuova rete di sismometri installati nei pozzi trivellati nell’area del Vogtland. Questi sismometri hanno catturato uno sciame sismico a fine marzo diverso da altri osservati nella zona: il centro dello sciame è balzato di 15 km a Nord, rispetto agli sciami precedenti. Inoltre, invece di verificarsi su una linea di faglia verticale sotterranea, sembra che sia avvenuto su una struttura sotterranea quasi orizzontale.
“Per noi è stata un po’ una nuova osservazione e un po’ una sorpresa,” ha dichiarato Dahm a Live Science. Ciò indica una situazione sismica complessa in questa pittoresca regione di colline e prati verdi.
Cause sconosciute
Il Vogtland è lontano dai bordi delle placche tettoniche. I dettagli del motivo per cui ci sono terremoti nella zona non sono ancora chiari, ha evidenziato Dahm, ma molto probabilmente sono il risultato della fuoriuscita di anidride carbonica da fluidi magmatici a circa 50 km di profondità. Non ci sono vulcani attivi nella zona e ci sono pochissime prove di un’antica attività vulcanica, ha sottolineato l’esperto.
Una delle principali domande che il gruppo di ricerca si pone è se il magma fuso stesso esca effettivamente dal mantello e si infiltri nella crosta sotto questa regione, o se i terremoti siano causati da fluidi e gas prodotti dal magma.
Le implicazioni per l’attività sismica e vulcanica
Le forze di compressione nella crosta probabilmente impedirebbero a questo magma di fuoriuscire, ha spiegato Dahm, ma potrebbero accumularsi nella crosta nel tempo. Se così fosse, ciò avrebbe implicazioni per l’evoluzione di nuovi vulcani nel corso di decine di migliaia o centinaia di migliaia di anni. In altre parole, un giorno i vulcani potrebbero eruttare in questa regione attualmente pacifica se il magma dovesse continuare ad accumularsi. Oppure il magma potrebbe semplicemente rimanere sotto la superficie, provocando solo piccoli terremoti.
I risultati potrebbero anche avere implicazioni per l’attività sismica in altre regioni dove è possibile l’attività vulcanica.
“C’è ora una buona opportunità con queste osservazioni molto precise della sismicità per rispondere forse meglio alla domanda: cosa causa realmente gli sciami sismici?” ha concluso Dahm.