La paura per la presenza degli orsi torna a farsi sentire in Val di Sole, Trentino, con cinque avvistamenti in località diverse negli ultimi cinque giorni. Questo riaccende le preoccupazioni sulla sicurezza, soprattutto alla luce della tragica aggressione dello scorso anno che ha coinvolto Andrea Papi, ucciso dall’orsa ‘Jj4’ nei boschi di Caldes.
I recenti avvistamenti
Gli avvistamenti dei plantigradi sono stati registrati nei pressi di abitazioni situate a Masi della Poia di Cortina, Masi della Poia di Stavel, e Masi di Palù, oltre che a fondovalle. Questi avvistamenti in aree residenziali, che durante la bella stagione vedono un aumento della frequentazione, hanno sollevato un clima di apprensione tra la popolazione locale.
Michele Bertolini, sindaco di Vermiglio, una località dell’Alta Val di Sole, ha espresso la sua preoccupazione in una lettera indirizzata al governatore provinciale Maurizio Fugatti, all’assessore competente e al servizio foreste e fauna. Nella lettera, il sindaco Bertolini ha richiesto l’applicazione del piano PACOBACE, il Piano di Azione interregionale per la Conservazione dell’Orso bruno nelle Alpi centro-orientali, per gestire e mitigare la presenza degli orsi.
L’incidente stradale
L’ultimo avvistamento, verificatosi ieri mattina, ha coinvolto un giovane che ha avuto un incidente stradale mentre cercava di evitare un orso sulla strada statale 42 nei pressi di Vermiglio. Fortunatamente, il giovane è rimasto illeso, ma l’incidente ha ulteriormente alimentato le paure della comunità.
In una nota, la Provincia Autonoma ha riferito che un sopralluogo compiuto dall’unità cinofila non ha rilevato tracce della presenza di orsi nella zona. Tuttavia, l’assessore Failoni ha dichiarato che non si tratta di un caso isolato e che altre segnalazioni simili sono pervenute dai sindaci della regione, assicurando che ogni episodio viene preso in seria considerazione.
Le misure di sicurezza
Per affrontare il problema, la Provincia ha intensificato le misure di sicurezza. Una delle iniziative principali è l’installazione di cassonetti anti-orso, progettati per impedire agli orsi di accedere ai rifiuti. Entro l’estate, sono previsti 100 nuovi cassonetti in Val di Sole, oltre ad altre installazioni in Val di Non, Paganella, Valle dei Laghi, Giudicarie, Alto Garda e Ledro, Vallagarina e nelle frazioni del Comune di Trento alle pendici del Monte Bondone.
Inoltre, la Provincia sta promuovendo strumenti di informazione rivolti sia ai residenti che ai turisti, per educare su come comportarsi in caso di avvistamento di un orso e su come prevenire incontri potenzialmente pericolosi.
Convivere con i grandi carnivori
La presenza degli orsi nelle Alpi italiane è un fenomeno complesso che richiede un equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la sicurezza delle comunità locali. Il ritorno degli orsi in Trentino è un segno positivo per la biodiversità, ma presenta anche sfide significative.
L’implementazione del piano PACOBACE mira a gestire la popolazione di orsi in modo sostenibile, riducendo al minimo i conflitti con l’uomo. Il piano prevede azioni specifiche come il monitoraggio degli orsi, la gestione dei rifiuti, e la sensibilizzazione della popolazione.