Si fa sempre più grave il bilancio delle forti turbolenze che hanno colpito ieri un aereo della Singapore Airlines, costringendolo ad un atterraggio di emergenza a Bangkok. Oltre alla vittima nota già dalla giornata di ieri (un passeggero britannico di 73 anni), oggi due ospedali della capitale thailandese rendono noto che 20 persone che si trovavano sul volo sono in terapia intensiva. Si tratta di persone provenienti da Australia, Gran Bretagna, Hong Kong, Malesia, Nuova Zelanda, Singapore e Filippine: i pazienti si trovano nei reparti di terapia intensiva degli ospedali Samitivej Srinakarin e Samitivej Sukhumvit.
Settantanove passeggeri e sei membri dell’equipaggio del volo si trovano ancora a Bangkok e alcuni di loro stanno ricevendo cure mediche per le ferite riportate, ha reso noto l’amministratore delegato della compagnia aerea, Goh Choon Phong, che si è scusato per l’incidente.
L’aereo, partito da Londra, era diretto a Singapore ma il pilota è stato costretto a fare un atterraggio di emergenza nella capitale thailandese dopo che il velivolo è stato travolto da forti turbolenze. L’ad ha offerto le sue “più sentite scuse a tutti coloro che sono stati colpiti” dall'”improvvisa estrema turbolenza”. In un messaggio video pubblicato sui social media, il manager ha poi affermato: “siamo profondamente rattristati da questo incidente” ed ha espresso le sue “più sentite condoglianze alla famiglia e ai cari” del passeggero deceduto. La vittima si chiamava Geoff Kitchen e viveva a Thornbury, nel Gloucestershire.
Da parte sua, il Primo Ministro di Singapore Lawrence Wong ha promesso “un’indagine approfondita” sull’incidente da parte dell’ufficio investigativo sulla sicurezza dei trasporti. “Le mie più sentite condoglianze ancora una volta alla famiglia e ai cari del defunto – ha aggiunto -. Spero e prego anche che i feriti si riprendano e tornino presto a casa”.