Impatto imminente: il Sole scatena potente brillamento, CME in arrivo

CME sfiorerà la Terra: possibili tempeste geomagnetiche classe G1 e G2 nei prossimi giorni
MeteoWeb

Il brillamento classe X prodotto ieri dal Sole ha prodotto un’espulsione di massa coronale (CME), e “ha una componente diretta verso la Terra“: è quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips. I modelli di previsione NASA e NOAA suggeriscono che la parte meridionale della CME raggiungerà il nostro pianeta il 5 maggio dopo le 20 ora italiana, “l’impatto potrebbe causare tempeste geomagnetiche di classe G1 e G2 il 5 e 6 maggio“.

Potente brillamento sul Sole

La macchia solare AR3663 ha generato una potente esplosione oggi, 3 maggio, alle 04:22 ora italiana, producendo un brillamento solare di classe X1.6. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha catturato l’estremo lampo ultravioletto. Le radiazioni del brillamento hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre ed hanno causato un blackout radio a onde corte su Australia, Giappone e gran parte della Cina.

mappa blackoutLa maggior parte della nube di particelle cariche passerà a Nord del nostro pianeta, mentre la parte meridionale sferrerà un “colpo” alla fine del 5 maggio. Come detto, all’arrivo della CME sono possibili tempeste geomagnetiche classe G1 e G2.

brillamento sole tempesta geomagnetica (1)

Cos’è un brillamento

Un brillamento solare è un’esplosione improvvisa e violenta sulla superficie del Sole, caratterizzata da immensa energia. Questi eventi sono il risultato di complessi processi magnetici nell’atmosfera solare. Il campo magnetico del Sole interagisce con le regioni di intensa attività magnetica, causando intensi scambi di energia che possono provocare l’emissione di enormi quantità di luce, calore, raggi X e particelle cariche nello Spazio circostante. I brillamenti solari possono variare notevolmente in dimensioni e intensità, da piccoli lampi a eventi enormi che possono influenzare il meteo spaziale e le comunicazioni sulla Terra. La maggior parte dei brillamenti è associata alle regioni di intensa attività magnetica chiamate macchie solari, che sono aree più fredde e più scure sulla superficie del Sole.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’improvvisa emissione di enormi quantità di materia magnetizzata dall’atmosfera esterna del Sole, chiamata corona solare. Questi eventi sono generalmente causati da instabilità nel campo magnetico solare, spesso associati a brillamenti solari o all’attività delle macchie solari. Durante una CME, il campo magnetico interagisce con il plasma presente nella corona solare, generando un’onda di materiale carico di energia che viene espulso nello Spazio. Questa massa di plasma, costituita principalmente da idrogeno ionizzato ed elettroni, può viaggiare attraverso il Sistema Solare a velocità comprese tra centinaia e migliaia di km/S. Quando una CME interagisce con il campo magnetico terrestre, può causare tempeste geomagnetiche che influenzano le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e i sistemi di navigazione.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un disturbo temporaneo del campo magnetico della Terra, spesso causato dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre. Quando il vento solare, una corrente di particelle cariche provenienti dal Sole, raggiunge la magnetosfera terrestre, la parte esterna del campo magnetico terrestre, può provocare una serie di effetti. Queste particelle interagiscono con il campo magnetico terrestre e possono essere trattenute o deviate verso i poli terrestri, generando l’aurora boreale e australe. Tuttavia, se il vento solare è particolarmente intenso o se ha una composizione particolare, può causare un’accelerazione delle particelle e un aumento della pressione sulla magnetosfera. Ciò può portare a un’instabilità nel campo magnetico terrestre, provocando una tempesta geomagnetica. Queste tempeste possono influenzare le reti elettriche, i satelliti in orbita e le comunicazioni radio. La loro intensità varia da tempeste moderate a eventi più estremi che possono causare danni significativi alle infrastrutture tecnologiche.

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