A partire dal 2013, si registra un aumento delle morti dovute al caldo in Europa, con 17 decessi in più ogni 100.000 persone all’anno rispetto ai nove anni precedenti. È quanto stima la ricerca pubblicata sulla rivista Lancet Public Health e basata sulla revisione di un ampio numero di studi, con dati sulla mortalità e sulle temperature dal 2013 al 2022. A coordinare la revisione è Rachel Lowe, del Supercomputing Center di Barcellona.
I dati indicano come l’aumento delle morti legato al caldo sia stato maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Inoltre, la revisione evidenzia un altro problema delle temperature medie in salita: la diffusione in Europa di parassiti e insetti vettori di virus e altri patogeni che in passato erano presenti solo a latitudini inferiori.
Individuando ben 42 indicatori dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana, lo studio mostra che, con l’avanzare delle temperature anno dopo anno, è aumentato il numero di ore diurne pericolose per l’attività fisica: le ore rischiose per lo stress da calore si sono estese oltre quelle più calde della giornata rispetto a quelle del periodo 1990-2022, sia per le attività di intensità media, come ciclismo o calcio, sia per quelle di intensità elevata, come rugby o mountain bike.