30 anni di Cd-Rom: una storia di innovazione e declino

Nel 1997, i Cd-Rom riscrivibili raddoppiarono la capacità e offrirono la possibilità di essere utilizzati quasi all'infinito
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Nel 1994, anno del debutto dei Cd-Rom come supporto di memoria, ne furono venduti oltre 17 milioni di unità. La diffusione di internet veloce ha smaterializzato definitivamente la condivisione dei dati. Resta un oggetto da collezione, ma illeggibile per le nuove generazioni.

Resistenza o obsolescenza?

I Cd-Rom, acronimo di Compact Disc – Read-Only Memory, ormai resistono solo come elementi di arredo o oggetti da collezione, soprattutto se musicali. Come supporto di memoria, però, hanno perso ogni utilità. Sebbene abbiano esordito appena trent’anni fa, il loro uso è ormai relegato al passato, un destino comune nel mondo tecnologico dove anche le innovazioni più recenti possono diventare obsolete in pochi anni.

Un’innovazione rivoluzionaria

Quando il Cd-Rom iniziò a diffondersi, fu una rivoluzione. Con una capacità di 700 MB, era enormemente più capiente rispetto ai floppy disk da 1,4 MB, avvicinandosi alla capacità degli hard disk più comuni nei computer dell’epoca. Nel 1994, un computer Pentium domestico aveva hard disk da pochi gigabyte, e i lettori Cd erano optional costosi, facendo lievitare il prezzo dei laptop.

Nel 1997, i Cd-Rom riscrivibili raddoppiarono la capacità e offrirono la possibilità di essere utilizzati quasi all’infinito, senza il rischio di smagnetizzazione come accadeva con i floppy disk. La sicurezza dei dati era garantita, con la necessità di rompere o bruciare fisicamente il disco per cancellarli.

Picco e declino

Il 1994 fu l’anno del picco per i Cd-Rom, con 17,5 milioni di unità vendute e 590 milioni di dischi complessivamente distribuiti, secondo le società di ricerca Dataquest e Link Resources. Tuttavia, la loro popolarità non durò a lungo. Con la fine degli anni ’90, il web fece irruzione con linee veloci, segnando l’inizio della fine per i Cd-Rom. Anche se la diffusione dell’ADSL fu lenta, i dati cominciarono a viaggiare più velocemente e senza supporto materiale.

Con l’avvento di Napster e la diffusione del file sharing, i Cd-Rom iniziarono a perdere terreno a favore di memorie USB e hard disk portatili. Anche se il Dvd rom, con una capacità di 4,7 GB, offrì un breve periodo di resistenza, il Cd-Rom divenne presto obsoleto.

Nonostante tutto, i Cd-Rom sono sopravvissuti nel campo della musica e del gaming. Alcuni album musicali e giochi, come il celebre Myst, rimangono indimenticabili esempi di utilizzo del supporto. Tuttavia, i dati memorizzati su vecchi Cd-Rom sono spesso illeggibili per i sistemi operativi moderni come Windows, iOS e Linux, rendendo necessario l’uso di emulatori per recuperarli.

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