Gli strilloni del meteo sono tornati. Da giorni paventano scenari drammatici di caldo “record“, annunciato come “senza precedenti nella storia“, utilizzando toni allarmistici e profetizzando i soliti scenari catastrofici. Presi dalla smania di raccontare estremismi che non esistono, scivolano in clamorosi svarioni previsionali. Sì, è vero, le temperature aumenteranno un po’ per un paio di giorni, ma non ci sarà nulla di eccezionale: siamo a Giugno ed è normale che arrivi il caldo. Ma non sarà estremo, non avrà nulla di rilevante, e l’elemento più preoccupante che caratterizzerà i prossimi dieci giorni sarà ancora una volta il maltempo. Con freddo anomalo su buona parte d’Italia, dopo la breve sciroccata che farà momentaneamente aumentare le temperature per due giorni, appunto, tra venerdì 7 e sabato 8 al Nord, e tra domenica 9 e lunedì 10 al Sud. Comunque senza eccessi.
Come possiamo osservare nelle mappe raccolte nell’immagine a corredo dell’articolo, una lingua di caldo africano raggiungerà l’Italia nei prossimi giorni. Al Nord farà caldo tra venerdì 7 e sabato 8, appunto, quando un’isoterma di +25°C ad 850hPa raggiungerà la Sardegna. Al Centro/Sud i giorni più caldi saranno invece domenica e lunedì, quando la stessa isoterma di +25°C ad una quota di circa 1.500 metri di altitudine lambirà la Sicilia, la Calabria jonica e il Salento.
Attenzione, però, a valutare gli effetti al suolo di questa veloce ondata di scirocco. Non si tratta di un Anticiclone: è una rimonta prefrontale rispetto ad una nuova tempesta mittel-Europea che riporterà subito il maltempo sull’Italia. E quindi non splenderà il sole, neanche nelle fasi più calde: avremo molte nubi, tanta sabbia del Sahara e forte vento meridionale, tanto che le temperature non aumenteranno in modo proporzionale rispetto ai valori di caldo in libera atmosfera. Il vento condizionerà gli effetti delle temperature al suolo: nelle zone sottovento alle montagne (Sicilia tirrenica, coste Adriatiche) si attiverà il fenomeno del foehn che farà notevolmente impennare le temperature verso l’alto come di consueto; invece nelle zone esposte allo scirocco (Sardegna meridionale, Sicilia meridionale e orientale, Calabria jonica, Golfo di Taranto) il clima rimarrà umido e relativamente fresco.
Invece nell’altra mezza Italia, e cioè nel Centro/Nord, già domenica tornerà il maltempo con forti piogge, temporali e temperature in picchiata. Tra domenica sera e lunedì le temperature saranno sensibilmente inferiori rispetto alle medie del periodo e avremo forti temporali e intense grandinate. La notizia, quindi, è che continua il lungo periodo di maltempo e freddo anomalo che da oltre un mese e mezzo sta interessando l’Italia centro/settentrionale (e a fasi alterne anche il Sud, dove ci sono maggiori sbalzi per l’alternanza tra fronti freddi e richiami caldi prefrontali).
L’evoluzione per la prossima settimana rimane molto incerta. Per il Nord si prospetta un lungo periodo di maltempo persistente e freddo anomalo; il Sud rimane più esposto alle correnti calde nord Africane che comunque saranno sempre accompagnate da maltempo, nubi sparse, tanta sabbia del Sahara, e alternate al transito di fronti freddi che faranno crollare la temperatura, ripuliranno l’aria e determineranno piogge e temporali. Ne parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti meteo.
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