Allerta Meteo, Italia verso un’estate infernale: SOS grandine e fulmini, l’esperto spiega perchè

Gli esperti incoraggiano il pubblico a contribuire alla ricerca, raccogliendo e analizzando i frammenti di grandine
MeteoWeb

L’Italia si appresta ad affrontare un’estate caratterizzata da una serie di sfide meteorologiche senza precedenti, secondo le proiezioni degli esperti dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima di Bologna. La stagione calda si annuncia intensa e carica di fenomeni estremi, compresa l’eventualità di tempeste perfette, che potrebbero innescare un ciclo di condizioni meteorologiche impetuose e pericolose in tutto il territorio nazionale.

Tempeste nel Mar Mediterraneo

L’analisi condotta dall’istituto bolognese mette in luce il ruolo cruciale del Mar Mediterraneo come epicentro di potenziali tempeste perfette. Questo corpo d’acqua, situato al centro di una regione geografica complessa e caratterizzata da una vasta gamma di climi, svolge un ruolo fondamentale nell’accelerare i processi atmosferici e creare le condizioni ottimali per lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi. La sua posizione unica tra il clima temperato europeo e quello desertico del Nord Africa lo rende un vero e proprio “hotspot” climatico, dove si intensificano le interazioni tra masse d’aria di diversa temperatura e umidità, rendendo quest’estate davvero particolare in Italia.

Nel Paese non esistono zone esenti dal rischio fulmini. Il Mar Mediterraneo – spiega il ricercatore Sante Laviolaè immerso in un hotspot climatico (bacino chiuso tra il clima temperato europeo e quello desertico del Nord Africa, ndr) e tutto quello che avviene in atmosfera è accelerato”.

Fulmini incandescenti

Una delle principali minacce associate alle tempeste perfette è l’aumento dei fulmini incandescenti. Secondo le previsioni degli esperti, l’interazione tra l’aumento delle temperature e l’umidità crescente potrebbe generare fulmini con temperature superiori ai 30.000 gradi centigradi. Questo non solo aumenta il rischio di incendi, ma può anche causare danni significativi a infrastrutture e persone, rappresentando una minaccia per la sicurezza pubblica e la stabilità ambientale. “Dai dodici mesi precedenti – spiega l’esperto dell’Isac, che è anche docente di Meteorologia satellitare all’Università di Istanbul, in Turchia – essendo più presenti i temporali a carattere grandinigeno, il numero dei fulmini è molto alto e le grandinate sono aumentate del 30%”.

Le grandinate

Un altro aspetto preoccupante è l’incremento delle grandinate, fenomeno già osservato durante gli eventi meteorologici degli ultimi mesi. Le città italiane hanno visto le proprie strade trasformarsi in inusuali paesaggi bianchi a causa di violente grandinate, un evento che sembra destinato a intensificarsi. L’aumento delle temperature del Mediterraneo e le variazioni nei modelli climatici potrebbero essere tra le cause di questo fenomeno, con implicazioni significative per l’agricoltura, l’economia locale e la sicurezza delle persone.

Noi la grandine la studiamo – continua LaviolaCome avviene con le ‘carote polari’, attraverso il chicco di ghiaccio caduto dal cielo cerchiamo di capire cosa sta succedendo in atmosfera. Il cittadino che ha assistito all’evento atmosferico può portare i frammenti precipitati al Cnr o segnalare l’evento al sito internet”.

Indicatori climatici

Le grandinate, oltre a rappresentare una minaccia, costituiscono anche una fonte preziosa di informazioni per gli scienziati. Come le “carote polari“, i frammenti di ghiaccio caduti dal cielo forniscono indicazioni cruciali sullo stato dell’atmosfera e sui processi meteorologici in corso. Gli esperti incoraggiano il pubblico a contribuire alla ricerca, raccogliendo e analizzando i frammenti di grandine, al fine di comprendere meglio i meccanismi che regolano il clima e prevedere con maggiore precisione gli eventi meteorologici estremi.

Per monitorare da vicino questi fenomeni estremi, gli scienziati fanno affidamento su una serie di strumenti avanzati. Satelliti in orbita e una rete di sensori di fulminazione sparsi sul territorio forniscono dati cruciali sulla frequenza e l’intensità dei fulmini. I dati raccolti permettono agli esperti di valutare meglio il rischio associato a questi eventi meteorologici estremi e di fornire avvisi tempestivi alle autorità competenti e alla popolazione.

Fulmini e incidenti mortali

Purtroppo, dietro a queste statistiche ci sono storie tragiche. Anche quest’anno si sono verificati incidenti mortali causati dai fulmini, come nel caso di un giovane di 17 anni nel Barese, colpito durante una tempesta. Gli esperti raccomandano precauzioni, suggerendo di evitare luoghi aperti durante le tempeste e di cercare riparo immediatamente se ci si trova in acqua, evidenziando l’importanza di una maggiore consapevolezza e preparazione della popolazione nei confronti di tali eventi estremi. “Cosa fare per evitare di essere folgorati? I fulmini – prosegue Laviola – possono cadere anche su un terreno piatto, ma maggiormente dove ci sono strutture puntiformi, a sviluppo verticale: gli alberi oppure l’ombrellone che si pianta al mare. E se si è in acqua – consiglia – è meglio uscire subito”.

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