Boato spaventa la costa toscana, si è trattato di un bolide

"Sorgente estremamente energetica a sud di Montecristo"
MeteoWeb

Nel pomeriggio di ieri sulla costa toscana è stato avvertito un forte boato. In un primo momento si è pensato a un terremoto, ma è stato lo stesso Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a escludere scosse verificatesi intorno alle 16:30 nell’area.

L’ipotesi principale sembra essere una meteora entrata in contatto con l’atmosfera a Sud di Montecristo. Secondo Marco Morelli, responsabile dell’Istituto geofisico toscano, considerando energia liberata, altezza e traiettoria, potrebbe essersi trattato di un bolide, non visibile a causa della foschia dello scirocco, e comunque principalmente per la presenza della luce del Sole.

Inoltre, è stato pubblicato un rapporto redatto dall’Istituto geofisico toscano, con l’Università di Firenze (dipartimento Scienze della Terra) e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, con dati elaborati da Andrea Fiaschi: “Alle 16:29, la stazione sismo-acustica installata al campo sportivo di Seccheto (Campo nell’Elba) ha registrato un segnale sismo acustico, in concomitanza di un boato avvertito dalla popolazione. Il segnale registrato risulta avere un’ampiezza di dieci volte maggiore rispetto agli eventi registrati in precedenza, saturando i sensori infrasonici e producendo un segnale sismico registrato sia all’Elba che sulle stazioni della rete nazionale dell’Ingv“.

Dalle prime analisi dell’Istituto geofisico è emerso che il segnale ha raggiunto la massima pressione registrabile del sensore, ovvero 25 Pa picco-picco; la direzione di provenienza è tendenzialmente verso Sud, identificando così una sorgente acustica in movimento con una traiettoria che va da 70° (Est) a 280°(Ovest) rispetto alla stazione sismo-acustica; la velocità apparente è all’incirca stabile sui 400 m/s per tutta la durata del segnale, per poi diminuire indicando un allontanamento della sorgente.

L’analisi preliminare “evidenzia come il segnale registrato sia stato originato in atmosfera da una sorgente estremamente energetica a sud di Montecristo. Tra le varie interpretazioni possibili, oggetto di studio e verifica nei prossimi giorni, quella di un bolide entrato in atmosfera sembra quella più plausibile e coerente con i dati di registrati“, conclude il rapporto.

bolide toscana

Cos’è un bolide

Un bolide è comunemente inteso un corpo proveniente dallo spazio e che precipitando in atmosfera, si presenta come una palla di fuoco seguita da una scia luminosa. Di norma il bolide è un meteorite, cioè un frammento di roccia generalmente originario di una cometa o un asteroide che, trovandosi a passare in prossimità della Terra, viene attratto dal campo gravitazionale del nostro pianeta, precipitando quindi verso il suolo.

Il bolide, entrando in atmosfera si incendia a causa dell’attrito e si consuma per evaporazione man mano che procede verso terra. Se la sua massa è sufficientemente grande, riesce invece ad arrivare al suolo o molto vicino, come il 15 febbraio 2013 a Chelyabinsk in Russia dove un meteorite dal diametro di circa 19 metri e dal peso di circa 10.000 tonnellate entrava nell’atmosfera frantumandosi poche decine di chilometri sopra la città russa di Chelyabinsk. L’impatto della roccia spaziale con l’atmosfera provocò una violenta esplosione (potente 27 volte quella della bomba nucleare che distrusse Nagasaki) con un’onda d’urto su un’area vastissima, che comprendeva appunto anche la città russa dove ci furono danni gravissimi e centinaia di feriti per l’esplosione dei vetri delle abitazioni e il crollo di un tetto di un grosso capannone.

Molto famoso anche l’episodio del marzo 2015 nel cuore dell’Europa.

I bolidi possono avere colori diversi, che possono dipendere anche dalla loro composizione, ma che sono essenzialmente correlati alla temperatura raggiunta. A colori verso il violetto (bianco o e blu) corrispondono energie più alte e temperature più elevate, mentre a colori  sul giallo e rosso corrispondono temperature più basse e livelli energetici inferiori (per approfondire la corrispondenza colore-temperatura si rimanda a questo articolo).

Bisogna dire che come un bolide apparirebbe anche un qualsiasi frammento di satellite artificiale che precipitasse in atmosfera. Pertanto, in termini scientifici si preferisce parlare di meteore e di meteoriti. Le meteore sono piccolissimi frammenti di vari corpi celesti disseminati nello spazio che diventano visibili quando la Terra li incontra nel corso della sua orbita attorno al Sole, producendo il fenomeno noto come “stelle cadenti”. Il fenomeno può verificarsi casualmente e senza preavviso, essendo generato da meteore sporadiche non classificabili in alcun modo. Ma alcune  “stelle cadenti” sono  meteore prodotte dalla disintegrazione di antiche comete e si manifestano periodicamente quando la Terra interseca l’orbita della cometa originaria, cioè una volta l’anno. Raggruppate, per tradizione, in sciami, sono denominate con il nome della costellazione dalla quale sembrano “provenire” quando diventano visibili, come le Perseidi e le Orionidi.

I meteoriti sono invece dei frammenti di corpi celesti più grandi, dalla massa sufficientemente grande da riuscire a non evaporare del tutto durante il percorso nell’atmosfera e a giungere quindi fino a terra, accompagnati da una esplosione e producendo  un cratere le cui dimensioni dipendono dalla loro massa e dalla loro velocità all’impatto.

Condividi