Campi Flegrei, l’appello social della Protezione Civile: “non perdete il test di ottobre”

Dopo il flop in termini di presenze alla recente doppia giornata di test sul bradisismo, la Protezione Civile lancia un appello alla popolazione
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Non perdete l’occasione del test di ottobre, è già in programma una grande exe dedicata al rischio vulcanico ai Campi Flegrei“. Si chiude così un post sul profilo Facebook della Protezione Civile, dopo il flop in termini di presenze alla recente doppia giornata di test sul bradisismo. Nel post si leggono i motivi per non perdere l’appuntamento:

  • Proprio perché c’è una crisi bradisismica da affrontare;
  • Proprio perché c’è un rischio vulcanico che coinvolge 500mila persone;
  • Proprio perché vivere in una caldera e convivere con i fenomeni naturali presenti non è semplice;
  • Perché più volte avete manifestato l’esigenza di sapere di più;
  • Per essere sempre più preparati, conoscere i luoghi in cui andare, i piani da seguire;
  • Perché il sistema di protezione civile è fatto da Istituzioni e Cittadini INSIEME;
  • Per essere dalla stessa parte e…per essere PRONTI continuiamo a mettere a punto la macchina della protezione civile, a garantire una corretta informazione e a diffondere anche in maniera pratica le misure da attuare in base alle Pianificazioni in essere.

Per tutto questo, abbiamo organizzato l’esercitazione di ieri sul terzo scenario bradisismico. È stata comunque l’occasione per rodare alcune procedure: più ci esercitiamo più siamo preparati più riusciamo a garantire sicurezza. Vale per tutti!”, si legge ancora. “Per il test di ieri sulla pianificazione bradisismica diciamo GRAZIE ai cittadini che con grande senso di responsabilità e moderna cultura di protezione civile hanno partecipato. E grazie al nostro volontariato, alle associazioni fatte da cittadini che ci aiutano ad aumentare la resilienza della comunità flegrea. Ai tanti altri che forse non sono riusciti ad organizzarsi in tempo, che erano impegnati con il lavoro ma che avrebbero voluto prendere parte”, conclude la Protezione Civile.

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