Centinaia di casi di gastroenterite sul Lago di Garda: individuato un norovirus

Si stimano circa 300 casi di gastroenterite nella zona del Lago di Garda: divieto di utilizzo dell'acqua della rete acquedottistica nel Comune di Torri del Benaco
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Tra giovedì 27 e venerdì 28 giugno, circa 50 persone si sono rivolte ai Pronto Soccorso degli ospedali di Peschiera del Garda, Villafranca, Bussolengo e Malcesine per sintomi quali nausea, vomito e diarrea. Complessivamente si stimano circa 300 casi di gastroenterite nella zona. In due campioni analizzati, prelevati in pazienti rivoltisi al pronto soccorso, è stata identificata la presenza del norovirus, una delle cause più comuni per la gastroenterite. Per nessuno dei pazienti, si è reso necessario il ricovero. Altri si sono rivolti ai medici di base o alle farmacie della zona.

In attesa degli esiti delle analisi sui campioni prelevati da diversi punti della rete dell’acquedotto, resta in vigore il divieto di utilizzo dell’acqua della rete acquedottistica, anche per scopi alimentari, nel Comune di Torri del Benaco, sulla sponda veronese del Garda.

Che cos’è il norovirus

Scoperti nel 1972, i norovirus “rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica“, ricorda il sito dell’Istituto superiore di sanità italiano (ISS). “I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni”.

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