“Non si può vivere in prosperità, né essere felici, in un Pianeta malato: la nostra salute, dipende anche da quella del Pianeta. Ma per fare ciò serve un cambiamento da parte di ognuno di noi. Perché siamo noi la specie a rischio di estinzione“: è l’appello che arriva dal WWF Italia in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
“Sappiamo non solo che la Terra ha dei confini che non devono essere superati, ma anche che dal 2015 almeno sei lo sono già stati: il cambiamento climatico, l’integrità della biosfera (perdita di biodiversità), il cambiamento d’uso del suolo, i flussi biogeochimici e – più recentemente nel 2022 – l’umanità ha superato il confine planetario relativo alle entità inquinanti, inclusa la plastica, a minaccia degli ecosistemi marini e terrestri. Nel 2023, è stata la volta dell’utilizzo di acqua dolce. Questo preoccupante trend non si sta fermando perché è alimentato dai nostri attuali modelli frenetici di sviluppo e di consumo,” spiega il WWF.
Inoltre “non solo ci ammaliamo di più, siamo anche meno felici“. “Nel ranking stilato dal World Happiness Report quest’anno, l’Italia continua a perdere posizioni (ben 8 dall’anno scorso in cui eravamo al 33° posto!), attestandosi al 41esimo posto nella graduatoria generale,” rileva il WWF che con la campagna Our Future, rilancia l’appello: “È fondamentale comprendere la complessità e l’importanza dell’interconnessione tra sostenibilità e felicità delle persone. È indispensabile imparare a vivere entro i limiti del Pianeta“.
“Vivere felici entro i limiti non è solo una questione di ridistribuzione delle risorse, ma anche di riduzione dei consumi complessivi e di trasformazione dei sistemi di approvvigionamento. È necessario limitare le attività dannose, e intraprendere azioni che ci consentano di rimanere all’interno di questi confini, perché quando grandi cambiamenti diventano irreversibili, poi non si possono più evitare,” dichiara Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF Italia.