Guterres e l’allarmismo sul clima: “siamo come l’asteroide dei dinosauri”

Le dichiarazioni di Guterres sul clima: "non solo siamo in pericolo, siamo noi il pericolo. 50 a 50 di possibilità di sforare limite di 1,5°C nei prossimi 5 anni"
MeteoWeb

La verità è che stiamo già superando il limite di 1,5°C” di riscaldamento globale. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un discorso al Museo di Storia naturale di New York per la Giornata mondiale dell’Ambiente. “L’Organizzazione meteorologica mondiale – ha aggiunto – afferma che c’è l’80% di possibilità che la temperatura media annuale del pianeta superi il limite di 1,5°C in almeno uno dei prossimi 5 anni. Nel 2015 il rischio era praticamente nullo. E c’è una probabilità di 50 a 50 che la temperatura media dei prossimi 5 anni sia di 1,5°C superiore a quella dell’era preindustriale”.

L’umanità è un minuscolo puntino sul radar. Ma come l’asteroide che ha spazzato via i dinosauri, stiamo avendo un impatto sproporzionato. Ma in questo caso non siamo noi i dinosauri. Siamo noi l’asteroide. Non solo siamo in pericolo. Ma siamo noi il pericolo. Possiamo anche essere la soluzione”, ha detto ancora Guterres. “Stiamo giocando alla roulette russa con il nostro pianeta. Siamo sull’orlo dell’inferno climatico”, ha affermato ancora Guterres riprendendo uno dei suoi “slogan” allarmisti sul clima. “E la verità è che… sta a noi trovare una via d’uscita. È ancora possibile rimanere entro il limite di 1,5°C”.

“Superare la soglia per un breve periodo non significa che l’obiettivo a lungo termine sia irraggiungibile – ha detto ancora il segretario generale -. Significa solo che dobbiamo raddoppiare gli sforzi. Ora. La verità è che… la battaglia per raggiungere 1,5°C sarà vinta o persa nel decennio del 2020, sotto l’occhio vigile degli attuali leader. Tutto dipenderà dalle decisioni che questi leader prenderanno – o non prenderanno – soprattutto nei prossimi diciotto mesi. Il cappio si sta stringendo”.

“Più che mai dobbiamo agire – ha concluso Guterres – e più che mai dobbiamo cogliere l’opportunità che abbiamo davanti, non solo di lavorare per il clima, ma anche di promuovere la prosperità economica e lo sviluppo sostenibile. L’azione per il clima non deve essere alla mercé delle divisioni geopolitiche”.

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