Il 5 giugno, presso l’aeroporto di Ancona-Falconara, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha concluso, con esito positivo, una serie di voli con test finalizzati alla valutazione di sistemi innovativi di acquisizione dati, telemetria e trasmissione in tempo reale a terra. L’iniziativa rientra nell’accordo quadro stipulato tra la Regione Marche e il CNR, a luglio 2023, che promuove la collaborazione scientifica e tecnologica tra le due istituzioni, favorendo lo sviluppo e l’innovazione nel settore aerospaziale.
Obiettivi ambiziosi
Tali attività si inseriscono in progettualità strategiche per l’accesso allo spazio, con l’obiettivo di sviluppare lanciatori per la messa in orbita di piccoli satelliti. I test sono di fondamentale importanza sia per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative di sistemi di accesso allo Spazio che per lo sviluppo del segmento di terra attualmente in fase di realizzazione.
“Orgogliosi di condurre test di eccellenza da una struttura italiana”
L’ambiente operativo dei test è stato caratterizzato da profili di volo che replicano le condizioni operative delle missioni di accesso allo Spazio, ottenibili esclusivamente tramite velivoli ad alte prestazioni come quello utilizzato, un velivolo a getto capace di raggiungere e mantenere velocità e altitudini elevate, replicando i profili di volo che saranno sperimentati durante le missioni reali. I test per valutare le prestazioni e l’affidabilità dei sistemi esaminati sono stati condotti dagli esperti del CNR Lucia Paciucci (CNR-IIA) e Pantaleone Carlucci (CNR-ISAC).
“Sono state svolte delle attività di test su velivoli ad alte prestazioni per simulare i profili di volo delle macchine definitive che utilizziamo per fare queste attività di accesso allo Spazio,” ha dichiarato Pantaleone Carlucci ai microfoni di MeteoWeb. “Queste macchine si trovano negli Stati Uniti: utilizzandole in Italia, nelle infrastrutture aeroportuali di Ancona, ci consente di abbattere i costi dei viaggi, della logistica, e le tempistiche che si impiegherebbero per effettuare questi test negli USA. È un valore aggiunto enorme“.
“Abbiamo testato strumentazione di acquisizione dati per monitorare i parametri hardware che poi implementeremo e dovremo installare all’interno dei sistemi di accesso allo Spazio: la trasmissione in sicurezza a terra, e quindi la telemetria, e le informazioni che poi dovremmo inviare a terra durante le attività di volo. Il primo test è stato un successo, a breve ne faremo altri, ci stiamo già preparando,” ha sottolineato Carlucci.
“Siamo orgogliosi di condurre test di eccellenza da una struttura italiana, dimostrando la nostra capacità nazionale nel campo della ricerca e innovazione spaziale,” ha dichiarato a MeteoWeb Lucia Paciucci. “Questo consolidato impegno testimonia la nostra capacità in un settore dove tradizionalmente dominano i grandi attori d’oltreoceano. L’opportunità di sviluppare tecnologie avanzate sul suolo italiano è un punto di forza per il nostro Paese, proiettandoci verso un futuro spaziale sempre più ambizioso e competitivo“.
Gli elementi chiave
La telemetria è un aspetto critico di questi esperimenti che permettono il monitoraggio in tempo reale di vari parametri operativi del velivolo, tra cui altitudine, velocità, assetto e stress strutturale. I dati telemetrici sono trasmessi tramite un sistema di comunicazione innovativo. La trasmissione in tempo reale è essenziale per fornire feedback immediato agli operatori di terra, consentendo l’analisi immediata delle performance del sistema e l’identificazione di eventuali anomalie durante il volo.
Altro elemento chiave dei test ha riguardato le prime fasi di sviluppo di una ground station portatile e versatile che sarà progettata per essere a basso costo e facilmente trasportabile, con la capacità di operare su diverse frequenze per adattarsi ai regolamenti specifici di diverse nazioni ed Enti autorizzativi. Il sistema include antenne ad alto guadagno e ricevitori multibanda, permettendo una ricezione affidabile dei dati telemetrici anche in condizioni di volo ad alta velocità e altitudine. L’obiettivo è assicurare che l’intero sistema di acquisizione e trasmissione dati possa operare in modo efficiente in vari scenari di test, contribuendo alla realizzazione delle future missioni spaziali sempre più ambiziose.
Tecnologie innovative
È stato dato avvio a quanto previsto dall’accordo Regione Marche-CNR, incentivando lo sviluppo di attività ad alto contenuto innovativo presso infrastrutture nazionali. Il successo di questi voli dimostra la capacità del CNR di sviluppare tecnologie innovative nel campo dell’ingegneria aerospaziale e sottolinea il ruolo di primo piano dell’Italia nel panorama internazionale della ricerca spaziale. In futuro, i test si estenderanno dai sistemi di acquisizione e trasmissione dati operativi e telemetria a quelli avionici, di guida, navigazione e controllo, simulando il funzionamento del lanciatore finale e tutte le possibili failure di sistema.
Queste attività sono fondamentali per garantire la sicurezza degli operatori e delle tecnologie sviluppate, contribuendo alla realizzazione di progetti e missioni spaziali sempre più ambiziosi ed efficienti.