Italia al fondo della classifica Ocse per la fecondità: solo 1,2 figli per donna

Questi dati sollevano preoccupazioni su possibili implicazioni economiche e sociali derivanti da una popolazione in invecchiamento rapido
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Il rapporto annuale dell’Ocse intitolato “Society at a Glance 2024”, presentato oggi a Parigi, ha evidenziato che l’Italia si trova tra i paesi con il tasso di fecondità più basso, registrando una media di soli 1,2 figli per donna. Questo dato pone l’Italia insieme alla Spagna ai minimi storici tra i paesi membri dell’Ocse in termini di fertilità.

Essere donna e avere figli

Il documento sottolinea che questa diminuzione del tasso di fecondità è stata accompagnata da un aumento significativo dell’età media alla quale le donne hanno il loro primo figlio. Negli ultimi due decenni, tale età è salita da 26,5 anni nel 2000 a 29,5 anni nel 2022, seguendo una tendenza simile riscontrata in altri stati dell’organizzazione.

Il rapporto dell’Ocse ha anche rivelato che la Corea del Sud ha il tasso di fecondità più basso al mondo, con una stima di appena 0,7 figli per donna nel 2023, evidenziando una sfida demografica globale in diverse aree del mondo sviluppato.

Questi dati sollevano preoccupazioni su possibili implicazioni economiche e sociali derivanti da una popolazione in invecchiamento rapido e da un numero sempre più limitato di nuove nascite, ponendo così ulteriori pressioni sulle politiche pubbliche mirate a sostenere una crescita demografica sostenibile nel lungo termine.

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