La Grecia brucia tra le fiamme: 62 incendi in 24 ore, allerta massima

Mentre i pompieri lottano contro il tempo per domare le fiamme, le autorità indagano con determinazione sulle cause dei roghi
MeteoWeb

La Grecia è stretta nella morsa di un inferno di fuoco. 62 roghi, divampati nelle ultime 24 ore, hanno devastato vaste aree agricole e forestali del Paese, alimentati da un mix letale di temperature elevate, forti venti e, stando alle ipotesi investigative, la mano dolosa di piromani.

Le regioni più colpite dagli incendi in Grecia

L’Attica è la regione più colpita, con l’incendio di Koropi e Vari, a circa 30 chilometri a sud-est di Atene, che ha tenuto con il fiato sospeso la capitale. Le fiamme, propagate con rapidità dal vento, hanno minacciato diverse abitazioni, costringendo all’evacuazione di residenti e bambini che frequentavano i campi estivi. Il club equestre di Vari è stato anch’esso evacuato, mentre le prime stime parlano di danni ingenti a case e auto.

Oltre 50 vigili del fuoco, supportati da 4 aerei antincendio e 6 elicotteri, sono stati mobilitati per domare le fiamme di Koropi e Vari. Un’impresa ardua, resa ancora più complessa dal terreno impervio e dalle condizioni meteorologiche avverse.

Massima allerta e caccia ai piromani

L’ondata di incendi ha spinto il governo greco a decretare lo stato di massima allerta in tutto il Paese. I vigili del fuoco, già impegnati a Koropi e Vari, combattono su più fronti, con roghi divampati nel Peloponneso (Kranisi), nell’isola di Lesbo (Agios Georgios Filippiadis), nei pressi di Preveza e nella località di Volvi vicino a Salonicco.

Mentre i pompieri lottano contro il tempo per domare le fiamme, le autorità indagano con determinazione sulle cause dei roghi. Il ministro della Protezione civile, Vassilis Kikilias, ha espresso seria preoccupazione per il possibile coinvolgimento di piromani. Un’ipotesi avvalorata dal ritrovamento, nel luogo dell’incendio di Koropi e Vari, di fusti di olio, stracci e, soprattutto, di un filmato che sembrerebbe mostrare un uomo appiccare il fuoco a dell’erba secca. Il video sarà reso pubblico al termine delle indagini, ha precisato Kikilias.

Un Paese con la memoria bruciata

Gli incendi di queste ultime ore riaprono le ferite di un Paese ancora segnato dai roghi che devastarono l’isola di Rodi circa un anno fa. In quell’occasione, 30mila persone furono evacuate e vaste aree di foresta, lussuosi alberghi e numerose abitazioni vennero distrutti dalle fiamme.

La lotta agli incendi rappresenta una sfida cruciale per la Grecia, alle prese con le conseguenze del cambiamento climatico, che si traducono in temperature sempre più elevate e periodi di siccità prolungati. Un mix infausto che, unito all’azione criminale dei piromani, trasforma ogni rogo in una tragedia.

Oltre all’immediato impegno per domare le fiamme e assicurare la sicurezza dei cittadini, il governo greco dovrà dunque affrontare le cause profonde di questa piaga, investendo in prevenzione, rafforzando i controlli del territorio e punendo con severità i responsabili di incendi dolosi. Solo così si potrà estirpare il seme dell’odio e della distruzione che, ancora una volta, ha avvolto la Grecia in un manto di fuoco.

Non solo incendi in Grecia

Oltre agli incendi, la Grecia sta affrontando anche un’ondata di caldo torrido, con temperature che hanno superato i 40 gradi in alcune zone del Paese. Le autorità hanno invitato la popolazione a limitare le attività all’aperto, soprattutto nelle ore più calde della giornata, e a prestare particolare attenzione ai soggetti più fragili, come anziani e bambini.

Mentre la Grecia combatte contro gli incendi e l’ondata di caldo, la comunità internazionale si è mobilitata per offrire supporto al Paese. Diverse nazioni hanno inviato aiuti, tra cui aerei antincendio e vigili del fuoco, mentre organizzazioni umanitarie stanno raccogliendo fondi per aiutare le persone colpite dai roghi.

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