La Sclerosi Multipla ha una nuova speranza: le cellule staminali

"Mantenere la ricerca come priorità è cruciale per sviluppare nuove terapie che possano offrire speranza anche a coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione"
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Le cellule staminali cerebrali emergono come una nuova frontiera nella lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e la Sclerosi Multipla (SM), offrendo una prospettiva promettente per il trattamento di queste gravi patologie neurodegenerative. I risultati preliminari delle ricerche coordinate dal professore Angelo Vescovi, presentati oggi presso la Pontificia Accademia per la Vita, gettano le basi per una possibile svolta medica in un ambito finora privo di soluzioni definitive.

Cellule staminali e Sclerosi Multipla

Il trapianto intracerebrale di cellule staminali cerebrali rappresenta una speranza concreta per i pazienti affetti da malattie considerate incurabili fino a poco tempo fa“, ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando l’importanza cruciale di queste nuove frontiere scientifiche nella cura delle patologie neurologiche.

Il trattamento opera interferendo con i processi di degenerazione cellulare, normalizzando il quadro fisiopatologico dei pazienti mediante il rilascio di sostanze trofiche e antinfiammatorie, essenziali per la sopravvivenza e la crescita delle cellule nervose. Il recente completamento del trial clinico di Fase 1 per la SM progressiva secondaria e l’avvio della fase 2 per la SLA segnano importanti progressi nella validazione clinica di questa terapia innovativa.

Il team guidato da Angelo Vescovi, noto per la sua leadership scientifica presso l’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietralcina e la presidenza del Comitato Nazionale di Bioetica, proseguirà ora con la fase 2 dello studio sulla SM. Questa fase mira a consolidare i risultati sulla sicurezza del trattamento, valutando contemporaneamente dosaggio ed efficacia terapeutica delle cellule staminali. L’investimento necessario per questa fase sperimentale è stato di 4,3 milioni di euro, di cui 1 milione è stato ottenuto tramite un finanziamento europeo Pnrr, risultando primo su 300 progetti concorrenti.

Nel frattempo, il reclutamento dei pazienti per la sperimentazione clinica di fase 2 sulla SLA è in corso sotto la guida di Letizia Mazzini presso il Centro Esperto SLA dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara. Finora, due pazienti sono stati sottoposti al trapianto, con un terzo intervento previsto per luglio 2024.

Le dichiarazioni degli esperti

Mantenere la ricerca come priorità è cruciale per sviluppare nuove terapie che possano offrire speranza anche a coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione“, ha commentato il ministro Schillaci, enfatizzando l’accessibilità universale delle scoperte scientifiche. “La vera ricerca dovrebbe essere inclusiva e disponibile per tutti, indipendentemente dalle loro circostanze economiche o livello di istruzione.”

Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha aggiunto: “Scienza, etica e fede convergono in questo traguardo straordinario. Dopo due decenni di ricerca, finalmente possiamo offrire una speranza tangibile per combattere queste malattie devastanti.”

L’aspetto etico del trapianto di cellule staminali cerebrali è stato anche sottolineato da Paglia, evidenziando che le cellule staminali utilizzate provengono da fonti eticamente sicure, come tessuti cutanei e da aborti spontanei, garantendo un approccio eticamente responsabile alla ricerca medica avanzata.

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