Maltempo Valle d’Aosta: 300 evacuati in elicottero a Cogne, strade interrotte | FOTO

Il Presidente della Valle d'Aosta annuncia la richiesta dello stato di calamità naturale per il maltempo: “i danni sono consistenti, sia a Cogne che a Cervinia"
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    Foto di Thierry Pronesti / Ansa
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    Foto di Cristina Porta / Ansa
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MeteoWeb

Circa 300 persone (in aumento rispetto alle 200 comunicate inizialmente) vengono evacuate dalla vallata di Cogne in elicottero, dopo che l’unica strada di collegamento, la regionale 47, è stata danneggiata dall’alluvione che ieri ha colpito la Valle d’Aosta. 200 persone devono essere evacuare dalla Valnontey e 100 da Cogne. Nel comune, ieri sera – in base a una stima della Protezione Civile regionale – si trovavano circa 700 turisti, oltre ai residenti (il paese ne conta 1.300).

È stata una notte complicata, le preoccupazioni riguardano soprattutto la vallata di Cogne che è sostanzialmente isolata, con le strade interrotte”. Lo riferisce il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, in un’intervista ad Aostasera in merito agli effetti della violenta ondata di maltempo. Sono cinque i velivoli al lavoro al momento per riportare a valle le persone: tre della Protezione Civile regionale, uno della Guardia di Finanza e un altro del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. I turisti evacuati possono portare con sé solo lo stretto necessario per evitare di ingombrare gli elicotteri con troppi bagagli. Solo in un secondo momento potranno recuperare i loro effetti personali e, quando la viabilità sarà ripristinata, anche le loro auto. La base per la partenza e gli arrivi degli elicotteri è a Aymavilles, comune più a valle. Gli albergatori di Aosta (associazione Adava) stanno raccogliendo disponibilità per offrire camere gratuitamente agli sfollati.

C’è anche la necessità di far risalire alcuni residenti che erano fuori Cogne la notte scorsa. Da stanotte fortunatamente è stata ripristina la corrente elettrica e gli elicotteri sono a disposizione per il trasporto di persone, viveri e medicinali”, afferma Testolin, annunciando la richiesta dello stato di calamità naturale:i danni sono consistenti, sia a Cogne che a Cervinia”. A Cogne si è al lavoro per ripristinare le linee telefoniche fisse; tra le mobili è attiva solo Vodafone. Ci sono problemi anche con l’acqua potabile ed è stato danneggiato un tratto dell’acquedotto per Aymavilles. “Per precauzione, in attesa delle analisi dell’Usl”, occorre “bollire l’acqua” prima del consumo, spiega Testolin.

Nella valle di Cogne, la furia dell’acqua ha danneggiato la strada regionale in almeno tre punti, tra le località Chevril di Aymavilles ed Epinel di Cogne, portandosi via anche l’intera carreggiata. Nessuna persona è rimasta coinvolta. La strada è stata chiusa già nella serata di ieri all’altezza di Ozein di Aymavilles. Per la riapertura della strada regionale per Cogne, “voglio essere ottimista, ci vorranno settimane”.

“Al chilometro 9, a monte di Chevril, ci sono circa 80-100 metri di dissesto su cui si sta già intervenendo”, dice il capo della Protezione Civile regionale, Valerio Segor, che aggiunge: “l’impresa che sta lavorando al ponte di Chevril (in ristrutturazione da anni, ndr) sta operando dalle 6 di questa mattina“. Più a monte la carreggiata è stata danneggiata per un tratto più lungo, poi ancora sul rettilineo appena a valle di Epinel. Il torrente continua a scavare il piede della strada e fino a che la portata sarà alta intervenire sarà complesso. “Non è pensabile aprire la strada in un paio di giornate – aggiunge Testolin -, servirà più tempo per aprire anche solo una singola corsia”.

A Cervinia, ha detto Testolin, si registrano “danni ingenti“, seppur non alle strutture come invece avvenuto a Cogne. Il centro della località turistica nella notte è stato invaso dall’esondazione del torrente Marmore e i Vigili del Fuoco sono al lavoro per rimuovere l’acqua e il fango dai locali dei negozi e dalle strade.

Turisti a Cogne: “spostati ai piani alti dell’albergo”

“Ieri mattina noi siamo riuscite a uscire con il cane, poi ha cominciato a piovere, e nel pomeriggio è venuta giù. Eravamo in un hotel” in Valnontey e “ha cominciato a piovere forte, all’ora di cena ci hanno chiamato perché ha esondato. Fango…ci hanno spostate nel piano più alto”. Così all’ANSA Cinzia Consonni, turista di Genova, evacuata con l’elicottero nel primo pomeriggio da Cogne e portata nel paese più a valle, Aymavilles. La donna, insieme alla sorella Sandra, si trovava in un albergo della Valnontey, tra le zone più colpite dal nubifragio.

“Stamattina eravamo senza luce, senza cellulare, ma tanto di cappello per l’attenzione che abbiamo ricevuto dall’albergo. Noi siamo di Genova, stamattina siamo uscite, la nostra macchina è rimasta là, le nostre valigie sono rimaste là. Fortunatamente l’auto era nel piazzale grande e non ha avuto danni, a parte il fango, però me la dovrò andare a riprendere”. L’altro ieri, afferma, il suo telefono segnalava un’allerta per maltempo a Cogne, ma “abbiamo chiesto anche a gente del posto” che ha riferito di non aver ricevuto segnalazioni dalle autorità.

Sulla Dora Baltea, “livelli che non si vedevano da anni”

Sulla Dora Baltea, “l’ondata di piena è in miglioramento ed è scesa sotto la seconda soglia di allerta. Nella notte è stata superata la terza soglia. Sono livelli che non si vedevano da anni”, prosegue Segor, che aggiunge: “ci siamo interfacciati con il dipartimento della Protezione Civile nazionale. C’è la possibilità di richiedere lo stato di calamità di tipo nazionale. Abbiamo chiesto alle amministrazioni una quantificazione delle strutture danneggiate”. Nel pomeriggio è prevista una riunione straordinaria della giunta regionale “per coordinarci sulle esigenze dei singoli assessorati, dal turismo alla viabilità all’energia“, conclude Testolin. Chiesto inoltre il “supporto aereo da parte della Guardia di Finanza e la disponibilità da parte dell’Esercito”.

“L’emergenza ci mette a dura prova”

“Questa emergenza sta mettendo alla prova la Valle d’Aosta, ma ha fatto emergere lo spirito di comunità, il senso del dovere e la grande professionalità di tutte le strutture impegnate senza interruzione da ieri: professionisti, volontari e amministratori pubblici che voglio ringraziare per il loro lavoro ed il loro impegno”. “In queste ore – ha spiegato Testolin – ci stiamo concentrando soprattutto sull’accessibilità della valle di Cogne che esige interventi importanti che non potranno essere risolti nel breve periodo così come sui servizi e i bisogni della comunità che è isolata dalle strade interrotte, ma l’attenzione è alta anche sugli ingenti danni a Breuil-Cervinia e sul ripristino della viabilità in bassa Valle”.

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