Il mese di maggio 2024 “è risultato estremamente piovoso, ma con temperature pressoché normali” in provincia di Belluno, secondo l’analisi mensile di Arpa Veneto. “Il terzo ed ultimo mese della primavera meteorologica risulta essere normalmente il più instabile dell’anno, assieme a giugno, ma quest’anno, oltre all’instabilità, sono intervenute anche alcune perturbazioni o circolazioni di bassa pressione che talora hanno sostato per più giorni sull’arco alpino. Ne è scaturito un mese con precipitazioni molto frequenti e in certi casi anche abbondanti, intervallate da qualche giornata soleggiata. Complessivamente si sono avuti 5 giorni di bel tempo e ben 11 di tempo perturbato”, viene spiegato nell’analisi.
“Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate solo qualche decimo di grado inferiori alla norma, con nessuna oscillazione significativa nel corso del mese, se si esclude la diminuzione nei primi 3 giorni. Lo zero termico è variato fra un minimo di 1980 metri del giorno 3 ed un massimo di 3220 metri del giorno 21. Lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno in questi primi 5 mesi del 2024 rimane significativo (+1.4°C)”, si legge nell’analisi.
“Le precipitazioni totali mensili sono state molto abbondanti, comprese in media fra 230 e 550mm, a seconda delle zone, contro i 110-190mm normali. In pratica è piovuto ovunque più del doppio del consueto, localmente quasi il triplo, come è il caso dei 546mm di Col Indes di Tambre e dei 486mm di Sant’Andrea di Gosaldo. Per molte località si è trattato del mese di maggio più piovoso degli ultimi 40 anni, in altre il record del 2002 è stato eguagliato (Agordo) oppure è rimasto imbattuto (Arabba e Forno di Zoldo). Per la città capoluogo, di cui si dispone una serie storia ultra-centenaria, questo mese di maggio (322mm) è risultato il secondo più piovoso dal 1875, battuto per soli 9 mm dal maggio 2019 (331mm). La frequenza delle precipitazioni è stata ovviamente molto alta, con 16-22 giorni piovosi, a seconda delle zone (22 a Forno di Zoldo), a fronte di una media compresa fra 12 e 14. La neve è caduta quasi sempre ben oltre i 2000 m, salvo in qualche occasione, quando è scesa a quote inferiori ai 2000 metri, come il giorno 16, quando ha imbiancato i prati dell’alto Agordino e delle zone più settentrionali della provincia fino a 1400-1600 metri. Il bilancio pluviometrico da inizio anno, con queste ulteriori abbondanti precipitazioni, rivela ora esuberi davvero notevoli, con scarti compresi fra l’80 e il 135%. Da inizio anno è finora piovuto mediamente il doppio di quanto climatologicamente atteso. A Sant’Antonio Tortal sono caduti ben 1361mm di pioggia, contro un valore medio, per questi primi 5 mesi dell’anno, di 574mm”, viene spiegato.
“Eventi o fenomeni particolari da ricordare di questo mese:
- Giorno 2: a Valpore (alta Valle di Seren) cadono 142mm di pioggia in circa 40 ore
- Giorni 15 e 16: sempre a Valpore cadono 192mm in 48 ore, a Col Indes di Tambre 184mm
- Giorno 21: a Valpore si riversano 215mm di pioggia in 24 ore (qui a fine mese il totale arriverà a ben 768mm).
In tutto si sono avuti 5 giorni soleggiati (4 meno della norma), 15 instabili o nuvolosi e 11 giorni di prevalente maltempo (7 più della norma)”, conclude Arpa Veneto, che ha curato anche i seguenti grafici e tabelle.