Boeing dovrà attendere ancora per il rientro del suo primo veicolo spaziale con equipaggio, Starliner, dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il 5 giugno il Crew Flight Test (CFT) ha portato a bordo dell’avamposto spaziale gli astronauti della NASA Butch Wilmore e Suni Williams. Il giorno successivo, la navetta si è agganciata alla ISS. L’obiettivo della missione era completare una verifica completa in orbita della navetta, e inizialmente si prevedeva che la missione durasse circa una settimana. Tuttavia, ora il rientro dell’equipaggio sulla Terra non avverrà prima del 22 giugno.
Nel frattempo Wilmore e Williams, effettueranno ulteriori controlli su Starliner, tra cui un test di accensione di 7 degli 8 propulsori posteriori della navetta e una revisione delle operazioni del portellone. Inoltre, eseguiranno esercitazioni di “safe haven” che li prepareranno in caso di emergenza.
“Abbiamo un’opportunità incredibile di passare più tempo sulla stazione e di effettuare più test, che forniscono dati inestimabili unici,” ha affermato Mark Nappi, vicepresidente e responsabile del programma Commercial Crew di Boeing.
La missione CFT è stata progettata tenendo in considerazione un possibile ritardo, e Nappi ha spiegato che i team della NASA e di Boeing “hanno abbondante margine e tempo sulla stazione per massimizzare l’opportunità per tutti i partner di apprendimento“.
Si tratta del secondo rinvio della data di rientro programmata di Starliner. Il primo era stato annunciato il 9 giugno, posticipando il ritorno di Wilmore e Williams al 18 giugno: la ragione di quel ritardo era che gli inquilini della ISS necessitavano di più tempo per prepararsi e svolgere un’attività extraveicolare (EVA) originariamente prevista per il 13 giugno. Tuttavia, quell’EVA è stata cancellata a causa di problemi con una tuta spaziale, circa un’ora prima che gli astronauti della NASA Tracy Dyson e Matt Dominick lasciassero la Stazione.
Ora, Wilmore e Williams passeranno altri 4 giorni a bordo della Stazione, portando la loro permanenza totale a poco più di 2 settimane. La NASA non ha fornito una ragione per l’ultimo ritardo, ma ha programmato una conferenza stampa martedì 18 giugno per fornire ulteriori dettagli sulla nuova data di partenza e per esaminare le condizioni meteo per l’atterraggio previsto il 22 giugno.