Almeno 427 persone sono morte in quattro giorni in una sola città del Pakistan a causa delle ondate di caldo mortali che stanno arroventando l’Asia meridionale quest’estate. La fondazione senza scopo di lucro Edhi ha affermato di aver ricevuto 427 corpi in quattro giorni fino a martedì 25 giugno a Karachi, la città e il centro finanziario più grande del Paese.
La maggior parte di loro erano senzatetto e tossicodipendenti che vivevano per strada, ha affermato la ONG. “L’ondata di calore estremo li ha colpiti perché queste persone trascorrono l’intera giornata all’aperto“, ha affermato Faisal Edhi, a capo della fondazione, citato dall’agenzia di stampa PTI. “Abbiamo quattro obitori a Karachi e abbiamo raggiunto una fase in cui non c’è più spazio per conservare i corpi“. Edhi ha detto che la sua fondazione ha ricevuto 135 corpi solo martedì 25 e 128 lunedì 24.
Il governo della provincia meridionale del Sindh, di cui Karachi è la capitale, nel frattempo ha segnalato 23 decessi in tre ospedali governativi martedì.
Caldo e blackout in Pakistan
Il Sindh sta vivendo un’estate brutale con temperature vicine al record di +52,2°C il mese scorso. Il caldo si è intensificato di nuovo questa settimana quando la colonnina di mercurio ha superato i +40°C per il terzo giorno consecutivo a Karachi mercoledì 26, temperature troppo alte e pericolose in una città costiera umida.
L’ondata di caldo prolungata ha aumentato la pressione sulla rete elettrica con blackout registrati in tutto il Paese, privando le persone del piccolo sollievo che ventilatori e refrigeratori potevano offrire. La Fondazione Edhi ha detto che molti dei corpi ricevuti provenivano da aree “in cui si verificano molti cali di tensione“.
Decessi per il caldo nell’Asia meridionale
I decessi causati dalle ondate di caldo sono aumentati vertiginosamente in tutta l’Asia meridionale. L’India, che quest’anno sta combattendo la sua ondata di calore più lunga di sempre con temperature che hanno superato i +50°C, ha segnalato oltre un centinaio di decessi e 40.000 casi di sospetto colpo di calore fino a maggio.
A Delhi, un gruppo per i diritti che lavora con la popolazione senza fissa dimora ha dichiarato a The Independent che almeno 400 persone sono morte per le strade della capitale indiana dall’1 marzo al 10 giugno.
Almeno 1.301 persone sono morte, inoltre, durante il pellegrinaggio dell’Hajj di quest’anno che ha avuto luogo durante un’eccezionale ondata di calore in Arabia Saudita.