Due astronauti della NASA, Butch Wilmore e Sunita Williams, che hanno viaggiato a bordo della capsula Starliner di Boeing verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), sono e rimarranno in orbita molto più a lungo del previsto. Il loro rientro sulla Terra, inizialmente pianificato una settimana dopo l’arrivo, il 6 giugno, è stato rimandato più volte e ora non ha una data definita.
Il volo-test di Starliner, il primo con equipaggio, doveva dimostrare la capacità del veicolo di trasportare astronauti da e verso l’orbita bassa terrestre e verificare i vari sistemi in condizioni spaziali. Tuttavia, una serie di problemi tecnici ha causato ritardi significativi. Prima del lancio, i responsabili della missione erano a conoscenza di una piccola perdita di elio nel sistema di propulsione della capsula, che non doveva compromettere la sicurezza del volo. Dopo l’arrivo in orbita sono state rilevate altre 4 perdite di elio. Inoltre, durante l’avvicinamento alla ISS, 5 propulsori della capsula hanno subito un malfunzionamento, ritardando l’attracco di oltre un’ora.
Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA, ha dichiarato: “Stiamo prendendo il nostro tempo e seguendo il processo standard del team di gestione della missione. Lasciamo che siano i dati a guidare le nostre decisioni riguardo la gestione delle piccole perdite di elio e delle prestazioni dei propulsori osservate durante l’avvicinamento e l’attracco”.
Nonostante questi problemi, Wilmore e Williams stanno collaborando attivamente con i 7 membri dell’equipaggio già presenti sulla ISS: gli astronauti della NASA Michael Barratt, Matt Dominick, Tracy Dyson e Jeanette Epps, e i cosmonauti russi Nikolai Chub, Alexander Grebenkin e Oleg Kononenko. Durante il loro soggiorno prolungato, i 2 astronauti stanno eseguendo vari compiti a bordo della Stazione e conducendo altri test necessari per la certificazione di Starliner per future missioni.
La NASA ha suggerito in un post sul blog che il rientro degli astronauti potrebbe avvenire dopo una passeggiata spaziale prevista per il 2 luglio. Le scorte a bordo della ISS sono sufficienti per supportare gli ospiti aggiuntivi, e non c’è fretta di affrettare la partenza.
Boeing spera di effettuare voli di routine da e verso la Stazione Spaziale per la NASA, in modo simile al servizio commerciale fornito da SpaceX dal 2020 con la sua capsula Crew Dragon. Tuttavia, i ritardi continui e i problemi tecnici riscontrati durante questa missione di test rappresentano una sfida significativa per l’azienda, che deve ancora dimostrare la piena affidabilità del Starliner.