Il futuro demografico dell’Italia si prefigura con profondi cambiamenti secondo il recente rapporto dell’INPS sul lavoro domestico nel paese. L’analisi proietta che entro il 2050, i cittadini italiani di età superiore ai 65 anni potrebbero costituire fino al 35% della popolazione nazionale. Questa prospettiva non solo indica un significativo invecchiamento della popolazione, ma pone anche una serie di sfide e opportunità per il sistema socio-economico italiano.
Il futuro dell’Italia over 65
Durante la presentazione del rapporto, il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, ha evidenziato la necessità urgente di ripensare i sistemi di welfare previdenziale, assicurativo e sanitario per adeguarli alle nuove dinamiche demografiche. Secondo Fava, il crescente numero di anziani non rappresenta solo una sfida, ma anche un’opportunità economica, con la “silver economy” destinata a diventare un importante motore occupazionale per il paese.
Il rapporto dell’INPS del 2024 ha anche rivelato una diminuzione del 7,6% nel numero totale di lavoratori domestici che hanno versato contributi all’INPS nel 2023, portando il totale a 833.874. Tra questi, le badanti rappresentano il 50%, segnando un cambiamento significativo rispetto alla predominanza delle colf dieci anni fa. Questo cambiamento è ulteriormente evidenziato dalla distribuzione geografica dei lavoratori, con una forte presenza di individui provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Asia Medio Orientale, dal Nord Africa e dall’America Centrale.
Un’analisi approfondita dei dati ha anche rivelato un’inversione nella composizione per età dei lavoratori domestici, con una maggiore rappresentanza tra i 55 e i 59 anni rispetto alle generazioni più giovani. Questo trend riflette un cambiamento demografico più ampio, con una diminuzione generale del numero di lavoratori domestici sotto i 45 anni.
Il rapporto sottolinea la necessità di adattare le politiche pubbliche per affrontare la crescente proporzione di anziani nella popolazione italiana che si accinge a rendere l’Italia over 65. È essenziale implementare strategie che garantiscano il benessere e la sicurezza economica di questa parte fondamentale della forza lavoro. Inoltre, si evidenzia l’importanza di promuovere condizioni di lavoro dignitose per i lavoratori domestici, in particolare per coloro che svolgono ruoli critici come badanti e colf.