“Come condizione per avviare i negoziati, l’Ucraina deve ritirare tutte le truppe dalle intere regioni di Kherson, Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia. La volontà degli abitanti delle regioni del Donbass, Kherson e Zaporizhzhia di stare con la Russia è irremovibile, la questione è chiusa per sempre” ha detto Vladimir Putin questa mattina. Il Presidente della Russia ha aggiunto che “Il furto di beni russi in Occidente non rimarrà impunito“.
Putin ha detto che “La Russia è pronta a sedersi al tavolo delle trattative sull’Ucraina anche domani. Fin dai primi giorni dell’operazione speciale, la Russia ha offerto opzioni per una soluzione diplomatica alla crisi ucraina, ma questi tentativi sono stati respinti. La Russia oggi presenta un’altra vera proposta di pace, ma se l’Occidente e Kiev rifiutano, sarà loro la responsabilità dello spargimento di sangue. La nostra posizione di principio è uno status neutrale, non allineato e privo di nucleare per l’Ucraina, la sua smilitarizzazione e denazificazione. Non si tratta di congelare il conflitto, ma di una cessazione completa“.
“È scaduto il mandato presidenziale del capo eletto dell’Ucraina – ha aggiunto Putin – La legittimità di Zelensky non può essere ripristinata in alcun modo. Ora è la Verkhovna Rada l’organo legittimo in Ucraina“.
“Chiediamo – ha detto ancora Putin – di voltare la tragica pagina della storia e di ripristinare gradualmente le relazioni con l’Ucraina e l’Europa. Gli accordi di base sulla risoluzione pacifica dovrebbero essere fissati da trattati internazionali, naturalmente è prevista anche la revoca delle sanzioni contro la Russia. Sono fiducioso che avremo successo“.
“Le truppe russe si trovavano vicino a Kiev nel marzo 2022, ma non si parlava di assaltare la capitale dell’Ucraina. Si è trattato di un’operazione per costringere Kiev alla pace e spingere le autorità ucraine a negoziare. Ma poi la Russia si è convinta che era necessario ritirare le truppe da Kiev per portare avanti il processo negoziale” ha concluso Putin.
