Il rivoluzionario satellite meteo GOES-U spicca il volo con Falcon Heavy | FOTO

Il lancio di GOES-U è stato il 10°per il Falcon Heavy in totale
  • satellite meteo GOES-U lancio falcon heavy
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MeteoWeb

Un razzo Falcon Heavy di SpaceX è decollato dal Kennedy Space Center, portando con sé il satellite meteo GOES-U, l’ultimo di una serie di satelliti geostazionari che hanno segnato importanti innovazioni nel campo della meteorologia spaziale. Il Falcon Heavy ha lasciato la rampa di lancio alle 17:26 ora locale, sfruttando una finestra di 2 ore nonostante le previsioni meteo poco favorevoli che davano solo il 30% di possibilità di condizioni accettabili. Il satellite GOES-U si è separato dal secondo stadio del razzo circa 4 ore e mezza dopo il decollo, dopo 3 burn di inserimento in un’orbita di trasferimento geostazionaria.

La missione del satellite GOES-U

GOES-U è il quarto e ultimo satellite della serie Geostationary Operational Environmental Satellite (GOES) R, costruito da Lockheed Martin per la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Una volta posizionato in orbita, il satellite verrà rinominato GOES-19, sostituendo GOES-16 come satellite operativo GOES-East a 75 gradi est.

Oltre agli strumenti di osservazione terrestre e spaziale presenti anche nei precedenti satelliti della serie, GOES-U è dotato del Compact Coronagraph (CCOR), un nuovo strumento per l’osservazione del Sole. Il CCOR monitorerà la corona solare per rilevare flare ed espulsioni di massa coronale, fenomeni che influenzano il meteo spaziale, sostituendo l’ormai obsoleto Solar and Heliospheric Observatory, in orbita da quasi 30 anni.

Un cambiamento epocale per le previsioni meteo

I dati forniti dai primi 3 satelliti GOES-R hanno migliorato notevolmente le previsioni meteorologiche. Ken Graham, direttore del National Weather Service, ha dichiarato: “La serie di satelliti GOES-R ha rappresentato un cambiamento epocale per noi. Dal primo lancio nel 2016, questa serie ha permesso nuove e migliorate previsioni, avvisi e servizi per salvare vite e proteggere le proprietà”.

Una delle innovazioni più significative della serie GOES-R è il mapper di fulmini, che permette ai meteorologi di comprendere meglio la gravità delle tempeste e di emettere avvisi più accurati.

Un ponte verso il futuro

NOAA sta già lavorando alla prossima generazione di satelliti meteorologici geostazionari, denominata GeoXO, il cui lancio è previsto per il 2032. La NASA, che supporta la NOAA nello sviluppo di questi satelliti, ha assegnato contratti a Lockheed Martin per la costruzione dei satelliti e a BAE Systems (precedentemente Ball Aerospace) per la realizzazione degli strumenti di sounder e di colorazione oceanica.

Steve Volz, amministratore aggiunto del Satellite and Information Service della NOAA, ha descritto GOES-U come “il ponte che collega la tecnologia dei satelliti geostazionari odierni con quella di domani, che promette di essere ancora più sofisticata e impattante”.

Il primo lancio di un satellite GOES con SpaceX

Il lancio di GOES-U ha segnato anche la prima volta che la NOAA ha utilizzato un razzo SpaceX per inviare un satellite GOES in orbita. I 2 precedenti satelliti della serie sono stati lanciati su razzi Atlas 5 della United Launch Alliance, ma la NASA ha assegnato a SpaceX un contratto di 152,5 milioni di dollari per il lancio di GOES-U nel settembre 2021, dopo che ULA ha ritirato la propria offerta per mancanza di razzi Atlas disponibili.

Vantaggi del Falcon Heavy

Uno dei vantaggi dell’utilizzo del Falcon Heavy è la maggiore performance offerta. Julianna Scheiman, direttore delle missioni scientifiche della NASA presso SpaceX, ha spiegato che questa performance si misura in termini di delta V, o variazione di velocità, che il satellite deve fornire per raggiungere la sua orbita finale geostazionaria. Il Falcon Heavy aveva il compito di posizionare GOES-U in un’orbita di trasferimento con un delta V di 566 metri al secondo, rispetto ai 987 metri al secondo richiesti. “Un numero inferiore significa che è necessaria meno energia per il satellite per raggiungere quell’orbita, permettendogli di risparmiare propellente,” ha detto.

Questi risparmi di propellente si traducono in una vita operativa più lunga per GOES-U, che ha una durata di progetto di 15 anni. Sullivan della NOAA ha affermato: “Con le capacità aggiuntive che ci offre il Falcon Heavy, ci aspettiamo una durata del carburante di oltre 20 anni”.

Il lancio di GOES-U è stato il 10°per il Falcon Heavy in totale e il secondo contratto dalla NASA, dopo la missione Psyche, lanciata nell’ottobre 2023. Un altro Falcon Heavy lancerà la missione Europa Clipper per la NASA nell’ottobre di quest’anno.

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