Un cane è stato ucciso a coltellate e gettato in un fosso nei pressi della stazione Ponte Galeria, a Roma. Sul posto, sono intervenuti i Carabinieri che hanno identificato i due responsabili: si tratta di due senza fissa dimora italiani che sono stati denunciati. Il cane era di proprietà di un cittadino romeno che ha dato l’allarme. I due lo avrebbero ucciso senza motivo. La carcassa è stata recuperata dai Carabinieri di Ponte Galeria e affidata al servizio veterinario.
Oipa chiede pene più severe
“L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) presenterà nelle prossime ore denuncia allaProcura della Repubblica di Romaper uccisione di animali (articolo 544 bis del Codice penale) nei confronti di coloro che hanno ucciso il Giorgio, il cane di un clochard che è stato brutalmente ucciso a Ponte Galeria nella zona ovest della Capitale”. Lo si legge in una nota di Oipa. “I responsabili, individuati attraverso le telecamere installate sul posto, sono già stati denunciati dai Carabinieri intervenuti a seguito dell’allarme dato dal suo detentore che non riusciva a trovarlo. Il suo corpo giaceva in un fosso accanto alla stazione di Ponte Galeria, dove il senza fissa dimora stazionava soprattutto di notte”.
“Giorgio era molto amato da coloro che lo conoscevano e che aiutavano il suo amico umano a curarlo e a sostentarlo. Ora la comunità è sconvolta, così come lo siamo noi per l’ennesimo atroce gesto di chi infierisce su chi non può difendersi. Per questo motivo depositeremo in Procura anche la nostra denuncia”, prosegue la nota. Gli autori di questa crudeltà – spiega Oipa – rischiano fino a 24 mesi di reclusione, senza calcolare le eventuali aggravanti o il concorso con altri reati.
“Troppo poco, aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche”, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo”.
L’Oipa “da sempre auspica un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali. Soggetti violenti e pericolosi nei confronti degli animali vanno puniti aspramente: gli animali sono esseri senzienti, ora anche tutelati dalla Costituzione all’articolo 9″, conclude la nota.