Siccità, crolla il livello della Diga del Menta: al via il razionamento idrico a Reggio Calabria

Siccità, situazione sempre più seria in Calabria: le immagini della Diga del Menta sotto il 48% della propria capienza e i primi razionamenti a Reggio
  • siccità diga del menta fine giugno 2024
    Le condizioni della diga del Menta al 47,7% della propria capacità a fine giugno 2024 per la siccità che sta colpendo la Calabria
  • siccità diga del menta fine giugno 2024
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MeteoWeb

E’ sempre più seria la siccità che sta interessando la Calabria tanto che ieri gli addetti della Sorical hanno dovuto effettuare delle manovre in alcune zone per garantire l’alimentazione idropotabile in tutti i quartieri della città di Reggio Calabria, la più grande e importante della Regione con 170 mila abitanti. In particolare, in queste ore, a causa del calo continuo della portata dell’acquedotto Tuccio e anche degli elevati consumi registrati, nelle zone di Vito Superiore, Pietratorta, Condera, Eramo Superiore, Pellaro Località Pantano, Lume, Ribergo, Nocille e Bocale, si sta procedendo a una distribuzione per zone in modo da garantire, per quanto tecnicamente possibile, una uniformità dell’erogazione della risorsa idrica alle utenze.

Tali manovre “si rendono necessarie perché nei fine settimana si registrano repentini aumenti di consumi“, spiega la Sorical in una nota. La stessa Sorical invita i cittadini di Reggio Calabria e dei paesi della fascia jonica, a contenere i consumi e a utilizzare esclusivamente la risorsa idrica per usi idropotabili.

Nei giorni scorsi l’amministratore unico di Sorical, Cataldo Calabretta, spiegava: “Siamo in piena emergenza e stiamo cercando di mitigare gli effetti della carenza idrica. I Sindaci ci chiedono continuamente maggiore risorsa, ma non sempre è disponibile, ci sono sorgenti che hanno perso il 50% delle portate, la diga del Menta è al 47% della capacità di riempimento. Con il caldo poi quadri elettrici ed elettropompe vanno in avaria, le condotte per portare più acqua vengono sollecitate e si rompono.” Per l’emergenza sono state allertate la Protezione Civile e le Prefetture e le riunioni sono diverse.

Occorre stabilire delle regole di convivenza civile – afferma Calabrettanon è possibile riempire piscine pubbliche e private con l’acqua potabile, non è possibile sprecare l’acqua per annaffiare i giardini, in un contesto di siccità. Nei fine settimana, come ogni anno a giugno, tutti i serbatoi dei paesi costieri vanno in tilt per gli eccessivi consumi. Se non si pone fine agli sprechi e non si mette mani alle reti idriche i disagi sono destinati adaumentare”.

Sorical presenta il quadro della siccità che sta interessando diverse zone del territorio calabrese.

La diga del Menta ha un volume di invaso del 47,7%, rispetto alla sua massima capacità, mentre lo scorso anno si trovava a circa l’85% e due anni fa il volume d’invaso era al 92% della massima capacità. Eloquenti le immagini a corredo dell’articolo.

Siccità, le condizioni della Diga del Menta sotto il 48% della propria capacità

Secondo i dati elaborati dai tecnici della Sorical, è necessario ridurre i prelievi per garantire la produzione di acqua potabile fino al prossimo autunno. Rimanendo nel reggino, l’acquedotto Tuccio, che alimenta i comuni tra Melito Porto Salvo e la zona sud di Reggio Calabria, registra -50% di produzione. Cali importanti registrano le sorgenti Novito a servizio di Agnana, Canolo e alcune frazioni di Locri e Siderno; in calo del 30% anche le sorgenti Acqua Calda che alimenta Stilo, e Bragatorno per la città di Gerace. Una grave siccità sta interessando anche la città di Palmi, al bilancio idrico mancano 35 litri al secondo con il consorzio Vina, costretto ad effettuare le chiusure notturne per consentire un adeguato accumulo dei serbatoi. Qui Sorical ha attivato un tavolo tecnico e, in accordo con Arrical e Regione, si stanno requisendo alcuni pozzi privati per affrontare l’emergenza dei prossimi mesi. Più a sud ,anche Bagnara Calabra ha alcune sorgenti in crisi, in questo caso Sorical e uffici comunali, si sono già attivati per integrare funzionalmente alcunischemi acquedottistici.

In provincia di Vibo calo del 40% della sorgente Conture per Parghelia, Zambrone e Tropea dove si sta sopperendo con pozzi e bypass insieme ad altri schemi acquedottistici. Attivati pozzi e integrazioni con schemi idrici anche per Tropea, Briatico, Filandari e Mileto a causa del calo del 20% dell’acquedotto Poro.

Critica anche la situazione in provincia di Crotone. In particolare lo schema Lese, che serve per il versante crotonese i comuni di Verzino, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Carfizi, Cirò Superiore, Crucoli, Torretta di Crucoli, Casabona, Belvedere Spinello, Strongoli Superiore, Rocca di Neto e per il versante cosentino, Campana, Mandatoriccio, Scala Coeli, Pietrapaola, Terravecchia e Cariati. Lo schema Tacina – a servizio dei comuni di Petilia Policastro, Mesoraca, Cutro, Crotone, Roccabernarda, Santa Severina, Altilia, Scandale, San Mauro Marchesato – registra una riduzione delle sorgenti significativa e si prevede un maggiore calo nelle prossime settimane, se non arriveranno le piogge in piena estate. Riduzioni di portate si stanno già registrando anche per altri due schemi acquedottistici: Sila Badiale a servizio dei Comuni di San Giovanni in Fiore, Castelsilano, Caccuri e Cerenzia; schema Brigante-Pulitrea a servizio di San Giovanni in Fiore e Cotronei, la riduzione di portata è di circa 30 litri al secondo.

In provincia di Catanzaro, si registrano cali, al momento fisiologici delle sorgenti Posino Montenero per i comuni a servizio di Tiriolo, Gimigliano e altri.

E’ piena emergenza a Stalettì, dove i pozzi comunali e regionali hanno subìto un forte calo di produzione. Sorical ha già avviato la manutenzione straordinaria del pozzo Drago. Mentre a Botricello, il riefficientamento di alcuni pozzi ha consentito di ripristinare le portate storiche in questo periodo.

Infine, in provincia di Cosenza, anche quest’anno è in carenza idrica il fiume Trionto dal quale Soricalpreleva risorsa idrica per il potabilizzatore. La produzione è scesa da oltre 100 litri al secondo a 50 l/s. Sono stati attivati i pozzi Mucone per supplire alla carenza e assicurare risorsa ad Acri, i paesi albanesi, Bisignano, Rose e Luzzi. In calo l’acquedotto Ferrera, Vurghe e Cuccari che alimentano i comuni tra Fuscaldo, Paola, San Lucido, fino ad Amantea. Anche l’acquedotto Savuto che serve i comuni a sud della provincia di Cosenza e i centri storici di Lamezia, Nocera, Falerna e Gizzeria, segna un dato negativo di produzione di acqua potabile.

Al momento solo gli acquedotti dell’Alto Tirreno Cosentino e della zona del Pollino reggono all’impatto della siccità.

Le misure che i tecnici della Sorical suggeriscono ai tecnici comunali, ai fini di una uniforme ed equa ripartizione del deficit anche all’interno delle reti di distribuzione:

  • la programmazione della probabile chiusura sistematica delle uscite dai serbatoi, verosimilmente in orario notturno, finalizzata al riempimento delle vasche per il successivo utilizzo diurno;
  • la preservazione della possibilità di suddividere le reti di distribuzione mediante organi idraulici, anche allo scopo di limitare il frequente fenomeno di vuotamento delle porzioni di rete ubicate alle quote più elevate;
  • garantire una adeguata informazione alle popolazioni coinvolte, finalizzata anche al contenimento dei consumi.

Su questo ultimo punto Sorical ha avviato una campagna di sensibilizzazione finalizzata ad un uso corretto della risorsa idrica disponibile.

Prima che partisse il percorso di riforma del servizio idrico integrato la Calabria era l’unica regione italiana a non aver attuato la “legge Galli” ed avere circa 400 gestioni in economica decadute dal 2014. Nonostante diverse diffide del Governo a partire dal 2015, i sindaci calabresi per decenni hanno mostrato resistenze al cambiamento. Con il governo Occhiuto si è riusciti a fare ciò che altri avevano solo annunciato. L’avvocato Cataldo Calabretta ha guidato la società nel complesso periodo di trasformazione e di uscita dallo stato di liquidazione. La sua mission è stata anche quella di verificare se ci fossero le condizioni affinché la Sorical, fino a quel momento gestore solo degli acquedotti regionali, fosse nelle condizioni economiche e giuridiche di ricevere l’affidamento in house del servizio idrico integrato. Operazione conclusasi nell’ottobre 2022“, ha detto Calabretta.

Il problema della siccità rimane serio e rischia di aggravarsi ulteriormente nei prossimi due mesi, a meno che appunto non arrivi la pioggia in piena estate. In tal senso, le previsioni sono abbastanza confortanti: dopo il caldo di domenica e lunedì, da martedì inizierà un periodo molto fresco e decisamente piovoso in tutta la Regione.,

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