Siccità Sardegna, grande sete sulla costa sudorientale: chiesta azione straordinaria del Cbsm

Per irrigazione di soccorso a colture arboree, frutteti e vigneti: circa 400 ettari interessati
MeteoWeb

Nonostante l’arrivo nelle ultime ore di aria più fredda e qualche nube, in Sardegna resta la grande emergenza siccità e gran caldo, in particolare nella zona sudorientale della regione dove nel primo semestre 2024 ha piovuto la metà degli anni meno piovosi registrati negli ultimi 20 anni. Oltre alle colture tradizionalmente in asciutto come erbai, cereali e leguminose, anche quelle arboree (frutteti, oliveti e vigneti) sono allo stremo come denunciato dalle migliaia di partecipanti alla grande manifestazione di Coldiretti Sardegna dello scorso lunedì 17 giugno nelle Vie del Mare. In questo contesto e per salvaguardare il patrimonio e capitale aziendale, “diventa indispensabile un soccorso idrico emergenziale” che coinvolge circa 400 ettari di colture e un corrispettivo di circa 4,5 milioni di euro.

Coldiretti Cagliari chiede al Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale una azione straordinaria per sostenere le aziende agricole del territorio che oggi soffrono la grande problematica della siccità, attraverso l’attivazione di interventi irrigui di soccorso per le colture arboree nei territori dove c’è stata la restrizione dell’assegnazione dell’acqua nelle aziende agricole.

Chiesta azione straordinaria del Cbsm

Con una lettera inviata dai vertici dell’associazione provinciale, il Presidente Giorgio Demurtas e il direttore Luca Saba, Coldiretti ha chiesto un intervento del Cbsm per offrire un supporto ulteriore alle realtà imprenditoriali agricole che oggi vedono messo a rischio il loro lavoro e le loro produzioni.

Il Cbsm già offre un servizio fondamentale per le aziende agricole del Sud Sardegna e questo è stato dimostrato anche nella scorsa estate quando, in presenza di altrettanto gravi fenomeni di prolungata siccità, le aziende coperte dal servizio irriguo avevano potuto affrontare al meglio le gravi ondate di calore che si erano abbattute a più riprese in particolare tra luglio e agosto del 2023. Sulla base di questa esperienza e del servizio che il Consorzio offre ai suoi associati, oggi è necessario venire incontro anche alle esigenze delle aziende che, per vari motivi, non possono essere raggiunte dal servizio idrico per l’irrigazione delle colture arboree.

“Crediamo che un intervento del Consorzio di bonifica anche in questo momento straordinario sia fondamentale per la sopravvivenza stessa delle aziende agricole che in alcuni territori come il Sarrabus, Sulcis Iglesiente, Basso e Medio Campidano, sono ormai allo stremo – scrivono Demurtas e Saba – le irrigazioni di soccorso sono indispensabili per affrontare la prolungata mancanza d’acqua in particolare nelle aree dove il servizio idrico, per vari motivi, non sta arrivando. Si tratta di vasti territori dove insistono importanti aziende del nostro sistema agricolo e agroalimentare che approvvigionano i nostri mercati e vendono in canali commerciali nella regione e nel resto d’Italia – ricordano – in attesa di interventi strutturali che riguardano le politiche di settore a livello regionale come un ulteriore aumento dell’assegnazione idrica ai Consorzi per rispondere al meglio alle esigenze dei territori, è fondamentale un sostegno immediato anche nel breve periodo per permettere di non disperdere il lavoro delle aziende agricole che si traduce in economia, ma anche il grande patrimonio agricolo del sud dell’isola a rischio per i danni causati dalla siccità“.

Condividi