Siccità Sicilia, a Messina ridotti gli orari di distribuzione dell’acqua

Siccità, a Messina la disponibilità dall’acquedotto Fiumefreddo si è ridotta più o meno del 60%; -50% all’acquedotto della Santissima
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L’emergenza siccità che attanaglia la Sicilia fa sentire i suoi effetti anche sulla città di Messina, costretta a ridurre gli orari di distribuzione dell’acqua. Nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, Comune di Messina e AMAM hanno tenuto un incontro che ha avuto come temi principali la gestione del servizio tra siccità diffusa e ‘stress idrico’ ma anche la presentazione delle azioni programmate e i progetti in corso predisposti per soddisfare l’utenza e salvaguardare la risorsa acqua. Illustrati anche i piani organizzativi definiti in sinergia da Comune, Protezione Civile e AMAM, con le misure a supporto della popolazione.

Le azioni programmate

Proprio grazie alla nostra programmazione operata per tempo – hanno affermato il sindaco Basile e il Presidente Loredana Bonasera – abbiamo proposto progetti che in buona parte sono in corso di realizzazione, già ammessi a finanziamento o presenti nei piani di ammissibilità ai fondi comunitari e che vanno sia nella direzione della tutela della risorsa idrica sia verso la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento. Sicché oggi, a fronte della realtà che vede un abbassamento dei livelli delle principali fonti che alimentano la rete idrica cittadina, potremo contare, ad esempio, su reti nuove, che non disperdono più acqua nel terreno, nuovi pozzi che potranno aumentare l’apporto complessivo, oltre che l’efficientamento dell’impianto di Torrerossa – Bufardo”.

Stiamo cercando nuovi pozzi per usi potabili e non, in tutta la città. Chiedo di evitare allarmismi, che non fanno bene alla città. Il problema esiste ma abbiamo messo in campo tutti i progetti possibili per ridurlo”, ha affermato il Presidente Loredana Bonasera.

E accanto ai nuovi pozzi individuati (tra i quali, a breve, entreranno in funzione quelli situati nei villaggi di Briga, nella zona sud), Comune e AMAM hanno anche annunciato i nuovi progetti che mirano al riuso delle acque reflue depurate dagli impianti di Mili e San Saba e l’avviso per operatori che intendano proporre soluzioni per dissalare le acque marine, lanciato nelle scorse settimane (con termine per presentare manifestazioni di interesse entro il prossimo 1° luglio), in modo che l’acqua acquisita da entrambi possa essere utilizzata anche ai fini irrigui o antincendio o a beneficio del verde cittadino. In rassegna anche lo stato dei progetti finanziati e/o pronti a partire, come quelli mirati a completare il ‘nuovo’ serbatoio di Montesanto (quasi ultimato) e a metterlo in connessione con il ‘vecchio’, e quello finalizzato ad aumentare la capacità di approvvigionamento attraverso interventi di rifunzionalizzazione dell’acquedotto Alcantara e il collegamento al serbatoio Montesanto all’interno di una galleria, consentendo così un maggiore apporto all’occorrenza.

La situazione degli acquedotti

La disponibilità dall’acquedotto Fiumefreddo si è ridotta più o meno del 60%. Mentre l’acquedotto della Santissima si è ridotto del 50% passando da 200 litri al secondo a soli 100.

Riduzione l’acqua

Pubblicata sul sito dell’Amam la tabella con l’inizio e la fine dell’erogazione dell’acqua zona per zona. In media la riduzione dell’acqua sarà di un paio di ore. Gli orari potranno subire variazioni giornaliere in funzione della disponibilità momentanea della risorsa idrica, di eventuali guasti, di esigenze tecniche e degli interventi di manutenzione.

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