Sudan sull’orlo della catastrofe: 755.000 persone a rischio di carestia

Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di rispondere all'emergenza con programmi di assistenza alimentare
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Secondo un recente rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), il Sudan è sull’orlo di una catastrofe umanitaria di proporzioni senza precedenti a causa della carestia. L’IPC ha rivelato che nei prossimi mesi, 755.000 persone nel paese potrebbero trovarsi a fronteggiare una situazione di carestia, classificata come IPC5, la fase più grave e devastante secondo la scala dell’organizzazione.

La carestia in Sudan

Il Sudan è intrappolato in una spirale di conflitti da oltre 14 mesi, un periodo durante il quale la situazione alimentare è drasticamente peggiorata. La fame e la malnutrizione, che una volta colpivano prevalentemente le aree rurali e le zone già impoverite, si sono ora estese anche alle aree urbane, incluse la capitale Khartoum e la provincia di Jazira. Qui, altre 8,5 milioni di persone sono classificate nella fase IPC4, indicante un’emergenza alimentare estrema.

Il Sudan, un paese già gravato da instabilità politica, economica e climatica, ha visto un rapido deterioramento delle condizioni di vita a causa del conflitto. L’accesso limitato al cibo, l’interruzione delle catene di approvvigionamento e la distruzione delle infrastrutture agricole hanno contribuito a questa situazione critica. Le famiglie sono costrette a vendere i loro pochi beni rimasti, a ridurre il numero di pasti giornalieri e a consumare cibi meno nutrienti per sopravvivere.

Nella capitale Khartoum, una città che una volta era il centro della vita economica e sociale del Sudan, la crisi alimentare è diventata evidente con lunghe file per il pane e la carenza di beni di prima necessità. La provincia di Jazira, nota per le sue terre fertili, sta anch’essa lottando contro una crisi senza precedenti. Le comunità agricole, che dipendono fortemente dalle stagioni di raccolto, hanno visto le loro coltivazioni devastate, portando a una riduzione drastica della produzione alimentare.

Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di rispondere all’emergenza con programmi di assistenza alimentare, ma le risorse sono limitate. Il coordinamento con le autorità locali è essenziale per raggiungere le comunità più vulnerabili, ma la continua instabilità e i pericoli legati al conflitto ostacolano questi sforzi. Gli esperti sottolineano la necessità di un intervento internazionale urgente per evitare che la situazione si trasformi in una catastrofe di proporzioni ancora maggiori.

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